Cronaca

OMICIDIO COLPOSO E GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: ARRESTATO CITTADINO BULGARO

I Carabinieri della Stazione di Rignano Garganico, nella mattinata di sabato scorso, 5 novembre, hanno arrestato il 35enne cittadino bulgaro, regolare sul territorio nazionale, KIRILOV Aleksandr Adriyanov, in esecuzione di un ordine di esecuzione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Foggia.

Tale provvedimento restrittivo pone fine alla vicenda giudiziaria che aveva visto coinvolto il suddetto cittadino bulgaro, iniziata il 19 febbraio 2011 quando, nel territorio del comune di San Severo, lo stesso veniva coinvolto in un tragico incidente stradale mentre si trovava alla guida della propria autovettura, una Mitsubishi Eclipse con targa bulgara, a bordo della quale vi era anche suo fratello, l’allora 33enne KIRILOV Borislaw. Proprio quest’ultimo aveva avuto la peggio in quanto, per le lesioni riportate veniva ricoverato, in gravissime condizioni, inizialmente presso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, per poi essere trasferito alla clinica riabilitativa Villa Pini d’Abruzzo di Chieti, dove spirava, dopo alcuni mesi di sofferenza, il 26/07/2011.

Gli accertamenti eseguiti permettevano di rilevare che l’arrestato si era posto alla guida della propria auto in stato di ebbrezza alcolica.

Al termine del percorso giudiziario il cittadino bulgaro veniva quindi riconosciuto colpevole del reato di omicidio colposo (all’epoca dei fatti non era infatti ancora in vigore la nuova normativa sull’omicidio stradale) aggravato dal fatto di aver guidato in stato di intossicazione alcolica, e condannato alla pena definitiva di anni 3 e mesi 6 di reclusione, che il suddetto dovrà scontare presso la Casa Circondariale di Foggia, dove, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto a disposizione dell’A.G. emittente.

CREDEVA DI ESSERE FURBO NON PAGANDO L’ENEL E HA MANDATO IN FUMO LA PROPRIA CASA E INONDATO QUELLE DEI VICINI.

Nella mattinata di sabato 5 novembre scorso i Carabinieri della Stazione di Cagnano Varano sono intervenuti in via Cannesi per un incendio divampato all’interno di un’abitazione. Al termine degli accertamenti sulle cause del rogo i militari hanno deferito in s.l. il proprietario dell’abitazione per furto di energia elettrica e danneggiamento.

Nell’immediatezza dell’intervento veniva richiesto l’intervento dei Vigili Del Fuoco di Vico del Gargano e di personale del 118, atteso che il primo piano della palazzina interessata era completamente avvolto dalle fiamme, mentre il secondo piano era stato invaso da una spessa coltre di fumo. L’intervento dei Vigili del Fuoco permetteva di trarre in salvo l’unica persona presente, che durante le operazioni di spegnimento si era affacciata ad una finestra del secondo piano chiedendo aiuto. Veniva quindi posizionata una scala in quella direzione, che permetteva alla persona di scendere e, una volta in strada, di essere prontamente soccorsa dal personale del 118, già presente sul posto, e trasportata inizialmente all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, per poi essere trasferita presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Paolo di Bari, in prognosi riservata poiché riscontrata affetta da “intossicazione da fumo”. Il malcapitato veniva identificato per colui che aveva in uso detta abitazione, il 36enne pregiudicato D. S. R..

I successivi accertamenti permettevano quindi di rilevare che l’incendio era stato innescato da un corto circuito, provocato da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica che il suddetto aveva praticato collegando un cavo, che sarà poi definito “inidoneo”, per alimentare di energia elettrica la propria abitazione bypassando il contatore, così come accertato nel corso del sopralluogo, a cui hanno presenziato tecnici dell’ENEL, fatti intervenire proprio per le anomalie riscontrate. Questi ultimi, dopo aver rilevato il pericoloso collegamento, provvedevano a rimuoverlo e a mettere in sicurezza la zona.

L’incendio, oltre ad aver completamente distrutto mobili e suppellettili, ha reso inagibile l’intero stabile, così come quello posto nelle immediate vicinanze, interessato da infiltrazioni dell’abbondante acqua utilizzata per il suo spegnimento.

Per quanto sopra accertato il responsabile veniva deferito in stato di libertà all’A.G. competente per furto di energia elettrica e danneggiamento.

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