CronacaIn evidenza

Omicidio Roberta Perillo: si va verso l’appello, per d’Angelo chiesto sconto di pena per seminfermità mentale

Arriverà nel mese di maggio ai giudici d’Appello di Bari la trattazione del procedimento che vede coinvolto Francesco D’Angelo, condannato in primo grado a 23 anni e 8 mesi di reclusione (di cui tre in una struttura protetta), per aver ucciso la ex compagna Roberta Perillo (32 anni) nel luglio 2019 a San Severo, nella propria abitazione di via Rodi.

Fatti per cui il d’Angelo si è dichiarato subito responsabile, con l’auto-denuncia agli inquirenti.

Il legale del d’Angelo, avv. Michele Curtotti, già all’indomani della sentenza aveva annunciato di fare ricorso in secondo grado per difendere le ragioni del proprio cliente ed ora sembra proprio determinato a chiedere una riduzione della pena alla luce della seminfermità mentale riconosciuta al suo assistito e stabilita in fase di dibattimento, attraverso le varie perizie prodotte, non accolte dal collegio giudicante.

Il dibattimento, la cui relativa istruttoria è stata abbastanza nutrita (con l’audizione di circa 40 testi e consulenti tecnici), si era concluso nell’aprile 2022 con la condanna del d’Angelo.

A rappresentare i familiari della vittima, che faranno valere le ragioni della parte civile e delle persone offese, sono gli avvocati Guido e Roberto De Rossi, con la collega Consiglia Sponsano.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio