Opachi personaggi che “giocano a perdere” con Scalfarotto.

“Giocare a perdere” pare il motto di alcuni sedicenti politici (non sarebbe meglio definirli politicanti?) il cui narcisismo decadente copre malamente il vuoto che li ha caratterizzati per tutta la vita. Al riparo degli apparati, hanno prosperato per decenni, tra clientele dolenti e poteri maleodoranti. Giunti alla decrepitezza non sanno tacere, per quella decenza che hanno schivato sempre con protervia e metodo. Discettano, salmodiano, diffondono con sussiego vacuità e sapienze scadute. Ce li troviamo ora in Puglia a sostenere tal Scalfarotto, benedetto da un Renzi sempre più involgarito dalla mancanza di potere e pronto al ricatto perenne non sapendo fare politica seria. Non importa se non ci sono margini di successo alcuno, conta ora insolentire, indispettire, dileggiare, sentirsi vivi. E se vince la destra poco conta. Chi campa di una lauta pensione ha sicurezze che lo lasciano libero di essere ed apparire indecente e inutile come è sempre stato.
Consigliere comunale PD
Prof. Michele de Lilla