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OPERATORI DEL 118 PROTESTANO: “I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI NON SONO IDONEI”

Gli Operatori del 118 del servizio di Capitanata stanno purtroppo lamentano il fatto che, ai fini dell’espletamento della propria attività lavorativa, sono stati loro consegnati dei KIT NON IDONEI.

Si sentono quindi, in un certo senso, lasciati a se stessi dinanzi ad un virus così minaccioso, ma silente e che, senza i dovuti accorgimenti, è difficilissimo da debellare.

Il COVID-19 continua a mietere vittime ed i contagi aumentano sempre di più anche tra di essi.
Diverse postazioni sono state già messe in quarantena.
Dobbiamo forse arrivare ad una situazione irreparabile?

Gli Operatori sono stanchi e delusi e starebbero affrontando situazioni di emergenza con dispositivi di sicurezza che non possono definirsi a norma.

Stiamo parlando della SALUTE e non c’è scusa che tenga dinanzi all’opera di soccorrimento di chiunque possa averne bisogno, sia se affetto da CORONAVIRUS che da altre patologie che richiedono un tempestivo intervento.

Gli Operatori del 118 al momento non si sentono adeguatamente tutelati, riservandosi di attivare ogni azione e rivalsa nei confronti dell’ASL foggiana, qualora risultasse necessario per salvaguardare la propria incolumità e quella dei familiari.
Differentemente non accadrebbe, qualora la stessa ASL,  riuscisse a riparare, provvedendo ad una consegna, in tempi più che stretti, di “Adeguati Dispositivi di Protezione Individuali”.

La Redazione

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