Operazione Daunia Venenum: Minischetti respinge tutte le accuse.

Si stanno svolgendo presso il Tribunale di Foggia innanzi al Gip Armando Dello Iacovo gli interrogatori di garanzia degli arrestati nel blitz sul traffico di rifiuti in capitanata.
Questa mattina uno dei proprietari dei terreni, Minischetti Ranieri, pur potendosi avvalere della facoltà di rimanere in silenzio, ha invece deciso di rispondere puntualmente alle domande del giudice.
Il Minischetti, assistito dagli avv.ti Giuseppe e Raffaele Casale, infatti ha rappresentato che la sua è un’azienda biologica che per legge deve utilizzare il concime organico.
Questo concime viene prodotto dagli impianti di compostaggio che sono soggetti a controlli periodici e rigide certificazioni.
Il privato-acquirente deve necessariamente fare affidamento sulle autorizzazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione.
Anche il locatario dei terreni su cui viene installato l’impianto di compostaggio non può sapere in alcun modo se la società produttrice rispetta tutte le procedure.
La difesa ritiene che gli elementi su cui si fonda l’accusa nei confronti del Minischietti siano fragili e discutibili, per questo subito dopo l’interrogatorio di garanzia ricorrerà al Tribunale della libertà per chiedere una rivalutazione del provvedimento restrittivo.