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ORA BASTA. LA SANITÀ NON SI TOCCA. CHE SIA CHIARO!

Durante il periodo natalizio c’è stato il primo attacco all’ospedale di San Severo, chiudendo temporaneamente il reparto di Pediatria.
Ora ci risiamo e alziamo la posta. Vengono temporaneamente sospesi e accorpati all’ospedale di Cerignola i reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia e pediatria. La cosa che ci lascia ancor più perplessi é che nella disposizione emergenziale Covid19 il dirigente Piazzolla dispone che:
saranno attivati n. 5 posti letto COVID sub-intensivi nell’U.O. di Medicina Interna e Lungodegenza dell’Ospedale di Cerignola, oltre che percorsi protetti COVID dedicati.
San Severo non rientra tra gli ospedali COVID, Cerignola si. Può essere accettata una decisione scellerata come questa che coinvolge mamme in attesa, neonati e bambini? Non sarebbe stato opportuno, vista la decisione di rendere l’ospedale di Cerignola COVID, accorpare reparti così delicati a San Severo? C’è per caso l’idea di rendere l’unità ospedaliera di Cerignola sempre più importante a discapito del presidio ospedaliero di San Severo?
La sanità è gestita dalla regione e la delega alla sanità è di competenza del presidente Emiliano, questo è giusto ricordarlo.
Non ci sono parole per esprimere questo disappunto.
Questo è un chiaro attacco al diritto di salute, che arriva durante un’emergenza storica come questa.
Ci devono garantire che i reparti verranno riaperti il prima possibile perché non vorremmo che questo sia il pretesto, già chiacchierato, di una chiusura definitiva con la complicità di alcuni politici del nostro territorio.
Segretario della Lega
Gianluca Orlando

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