Pianella (PE): Cocaina in cucina, arrestati due fratelli sanseveresi
La droga era nascosta in un barattolo. Nella stessa abitazione lo scorso gennaio i poliziotti avevano trovato una pistola
PIANELLA. Nuovo blitz della polizia a Pianella, nell’abitazione dei fratelli, Giuseppe e Michele Volpe, di 30 e 23 anni, originari di San Severo, già controllati in passato dagli uomini della squadra mobile di Pescara. Dopo il ritrovamento della droga, per entrambi è scattato l’arresto, poi convalidato. E, a seguito del patteggiamento, il più piccolo è tornato in libertà. Il più grande, che era agli arresti domiciliari in virtù di provvedimento della Corte d’Appello di Bari perché ritenuto l’autore di un omicidio commesso a San Severo nel settembre del 2015, è finito in carcere.
I sospetti che la coppia fosse un punto di riferimento nella zona per i consumatori di cocaina sono stati confermati due sere fa, quando gli uomini della sezione “narcotici” hanno bloccato un 36enne, residente in provincia di Pescara, che aveva appena acquistato dalla coppia mezzo grammo di cocaina per 50 euro. A quel punto i poliziotti della Mobile, diretti da Dante Cosentino, hanno fatto irruzione nell’alloggio dei Volpe, potendo contare anche sul supporto del cane antidroga “Ketty”.
In un barattolo di vetro lasciato sopra il tavolo della cucina, sono stati trovati 22 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi. In casa è stato sequestrato anche un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento dello stupefacente, un foglio contenente nomi e cifre e più di seimila euro in contanti, che gli investigatori ritengono provento dell’illecita attività. Per i due è quindi scattato l’arresto per spaccio e detenzione ai fini di spaccio. Il sostituto procuratore Salvatore Campochiaro ha disposto il rito direttissimo e entrambi hanno patteggiato. Il più grande è stato condannato a 15 mesi ed è finito in carcere, per l’altro la condanna è a 8 mesi, ed è tornato libero.
Il controllo di due giorni fa è solo l’ultimo di una serie.
Nella stessa abitazione dove è avvenuto il controllo venerdì, la Mobile del capoluogo adriatico era già stata per un’altra perquisizione, il 10 gennaio di quest’anno. In quella occasione il cane anti-esplosivo della polizia, Master, consentì di individuare e sequestrare un revolver 357 magnum, con matricola cancellata. L’arma era nascosta nella cappa della cucina, con 13 cartucce e un bilancino di precisione. Dopo quel ritrovamento Giuseppe Volpe finì in carcere per il possesso dell’arma clandestina, ma in seguito il fratello minore si è accollato ogni responsabilità, dicendo di aver trovato l’arma in una campagna della provincia di Foggia e di averla portata a Pianella. Dopo la confessione Giuseppe è uscito dal carcere ed è tornato agli arresti domiciliari, a Pianella, mentre Michele è stato arrestato per la ricettazione della pistola ed è finito anche lui ai domiciliari.
fonte il centro