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Poggio Imperiale: si è spento Giacinto Fina fondatore della Imeltel.

Si è spento in Poggio Imperiale a 94 anni, Giacinto Fina, fondatore della Imeltel azienda leader del settore dei cablaggi per l’automotive. 

Apprendiamo con tristezza la notizia della dipartita di Giacinto Fina e vogliamo ricordarlo come mentore della cultura terranovese, grande estimatore del nostro Simposio culturale.
Seguiva con interesse e passione le nostre conferenze ed ha sponsorizzato il primo volume degli Atti del Centro Studi.
Esprimiamo ad Anna e alla famiglia tutta il nostro cordoglio.
Antonietta Zangardi e Antonio Giaco’ (Coordinatori del CST, Simposio culturale)

Rossella Gravina ci presenta la figura umana, professionale e culturale dell’imprenditore GIACINTO FINA

“Ciao Fina,
questa mattina ci hai salutati per sempre e nonostante sapevamo della tua malattia, fino alla fine ci hai mostrato che la tempra del tuo cuore era d’acciaio.
Sei e resterai sempre il migliore datore che potessimo mai incontrare sui nostri passi.
Lo dice la parola stessa, colui che dá, che elargisce un bene, un diritto sacrosanto, la dignitá di un lavoro.
Non hai mai amato il sentirti chiamare “imprenditore” perchè la tua lunga e gloriosa scuola di vita ti ha fatto partire dal basso, da operaio.
E quando raggiungevi incarichi riguardevoli, ti sei sempre messo sullo stesso piano dei tuoi collaboratori, lavorando più sodo di tutti.
Ed una volta andato in pensione, non ci hai mica pensato a riposarti un po’ !
Tornato a Poggio Imperiale hai seminato un progetto che nell’arco di quasi 40 anni è germogliato in una realtá solida, avanguardistica ed unica in tutta la zona, la Imeltel, “l’azienda dei fili” come l’hanno sempre chiamata in paese.

Quando siamo di fronte alla morte, pare che il tempo si spezzi, cada. Non sembra più avere un aspetto lineare, si intoppa, torna indietro nostalgico e poi corre in avanti ad immaginare un mondo senza più le persone a noi care.

Per oggi si ferma la Imeltel, il rumore dei macchinari, quello dei pensieri e quello dei passi, raccolti tutti attorno a te per l’ultima volta.
Ci hai insegnato a non rimandare mai a domani quello che possiamo fare oggi.
Ci hai insegnato che fave e cicoria arrivano seconde solo davanti alla pizza con la cipolla.
Ci hai mostrato come davanti ad ogni difficoltá, di soluzioni ce ne sono almeno un paio, ma il lavoro di squadra vince sempre.
E ci hai dato l’esempio di come i sogni stanno scomodi nei cassetti, devono prendere aria, così prendono forma e vita.

Amavi leggere i libri di storia e i numeri di telefono li hai sempre memorizzati a memoria, imbattibile sui numeri.
Il computer ed i social non avevano segreti per te, la tua etá anagrafica non si è mai allineata al tuo spirito giovane e curioso di sapere.

A noi non sta ‘bene mica’ che te ne sei andato a pochi giorni prima che potessimo festeggiare il tuo 94° compleanno!

E nel riaprire l’album dei ricordi, insieme al titolo di Cittadino Onorario di Poggio Imperiale e al Premio “Principe Imperiale”, oggi possiamo aggiungere l’ultimo emozionante traguardo ricevuto pochi giorni fa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ti nomina Commendatore.

Buon viaggio, Amico Bello, come ci chiamavi quando ci rimproveravi in ufficio.
Ti porti un gran bel pezzo di storia di questo paese e delle nostre vite.

Grazie, di tutto.”

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