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Presentato a San Severo in “prima” per la Capitanata, il Piano Olivicolo Nazionale.

Presentato in una sorta di “prima” nazionale, a San Severo (almeno per la Capitanata), dall’on. Colomba Mongiello, il “Piano olivicolo nazionale”. Un documento che tutte le maestranze del settore attendevano da anni, come la stessa componentedella Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati ha chiaramente detto durante la sua analisi. Un Piano che va incontro a produttori e trasformatori: “Un piano olivicolo che è stato fortemente voluto dopo anni di stasi, e che va a regolamentare e tutelare il settore olivicolo italiano. Un piano che prevede, per ora, 32.000.000 euro di finanziamenti e che si a collegare al nuovo Psr (Piano di sviluppo rurale). Bisogna che i produttori del nostro territorio – ha concluso Colomba Mongiello – in sinergia, facciano sistema e chiudano la filiera in provincia di Foggia o comunque in Puglia. Con ciò intendo la trasformazione del nostro eccellente olio extra vergine di oliva, venduto al giusto prezzo. Discorso che vale anche per l’oliva da mensa”. Evento organizzato dall’Alpaa-Cgil (associazione lavoratori produttori agroalimentari ambientali) e dell’Acli Terra con Umberto Porrelli e Francesco Sderlenga, con i due presidenti nazionali delle sigle sindacali (Luigi Rotella,Alpaa; Giuseppe Cecere,Acli Terra)e delle organizzazioni olivicole UNAPOL (Tommaso Loiodice) e CNO (Gennaro Sicolo,non intervenuto per impegno sopraggiunto) e con la presidente del Consorzio Parco della Peranzana, Nazario D’Angelo. Così Porrelli e Sderlenga: “La recente approvazione del primo Piano Olivicolo Nazionale da parte della Conferenza Stato-Regioni, rappresenta senz’altro un’opportunità per recuperare le occasioni perdute e costruire un sistema olivicolo-oleicolo italiano, opportunità che vede come principale promotrice l’on. Colomba Mongiello, sempre attenta al nostro territorio. Dobbiamo creare un percorso operativo a vantaggio dei produttori agricoli che, ogni anno, rischiano in prima persona provando, con la propria attività a resistere ad un sistema di mercato speculativo e lobbistico. San Severo rappresenta un’operosa realtà agricola per diversi comparti: cerealicolo, vitivinicolo e olivicolo. Il nostro territorio deve acquisire un ruolo d’importanza nazionale, partendo dall’olivicoltura perché è ilcomparto che presenta grandi difficoltà nella costruzione di una rete di filiera (produzione-stoccaggio-trasformazione-lavorazione-commercializzazione)”.

Beniamino PASCALE

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