Presentato il volume “Partire è breve, arrivare è lungo – Racconti dall’altra parte del mare”

Antonio Castriotta: “Straordinaria occasione di confronto”
“Promuovere le ragioni dell’accoglienza, senza dimenticare i motivi delle preoccupazioni che porta con sé”. Così Stefano Mantegazza, vice presidente della Fondazione Argentina Altobelli illustra gli obiettivi di fondo della mattinata dedicata alla presentazione del libro “Partire è breve, arrivare è lungo – racconti dall’altra parte del mare”, svoltasi ieri, presso la Residenza di Ripetta a Roma, con la partecipazione delle autrici Leyla Khalil, Elvira Mujcic, Ubah Cristina Ali Farah, Anilda Ibrahimi, della vice presidente del Senato della Repubblica Valeria Fedeli e dell’On. Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera dei deputati.
“Un contributo fondamentale per riflettere da una prospettiva diversa sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione interculturale”, afferma Antonio Castriotta, segretario generale Uila-UIL Foggia.
“Partire è breve, arrivare è lungo – Racconti dall’altra parte del mare”, raccoglie cinque racconti inediti di altrettante scrittrici straniere immigrate in Italia, che nel nostro Paese hanno trovato un’occasione di riscatto e di realizzazione personale.
Completano l’opera, il racconto di un “viaggio al contrario” della scrittrice italiana Simona Vinci, vincitrice del premio Campiello 2016, una poesia di Edmondo De Amicis, “gli Emigranti” del 1882, che descrive le condizioni degli emigranti italiani di quel tempo, drammaticamente attuali, e un saggio di Laura Zanfrini, docente di sociologia delle migrazioni all’Università Cattolica di Milano, che approfondisce il tema dell’immigrazione (in particolare di quella femminile) nel contesto europeo. Il libro è arricchito da una serie di foto, offerte dalla Croce Rossa Italiana e dall’associazione umanitaria Oxfam Italia, che raccontano storie reali di migranti in varie parti del mondo.
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Argentina Altobelli, costituita dalla Uila-Uil per ricordare la figura della prima grande sindacalista donna italiana.
“Questo evento è stato un momento importante di confronto e di crescita. I drammatici fatti dei giorni nostri ci impongono di rivedere il nostro approccio e le politiche di intervento sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Dobbiamo essere pronti a rivedere le nostre certezze, le nostre conoscenze se vogliamo trovare risposte concrete e soluzioni valide”, conclude Castriotta.
