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PRIMO PASSO CONCRETO PER IL RADDOPPIO DELLA SS16

“La Regione Puglia si è dotata di un fondo di rotazione per il finanziamento di progetti di infrastrutturazione stradale, che servirà tra l’altro a realizzare il raddoppio della Statale 16 nel tratto che collega San Severo a Foggia”.

Ad annunciarlo è il consigliere regionale

 

Francesco Damone, primo firmatario dell’emendamento approvato e da sempre in prima linea nella battaglia che da anni vede associazioni e comitati lottare per mettere in sicurezza quell’arteria.

Il consigliere sanseverese coinvolgendo i i consiglieri della Capitanata ha fatto sì che nel bilancio appena approvato dalla Regione venisse inserito un capitolo di spesa di 600 mila euro che saranno destinati alla progettazione delle infrastrutture.

“Il fondo di rotazione – spiega il consigliere regionale Damone – servirà per superare i ritardi riscontrati nel completamento dell’opera di infrastrutturazione statale e consentirà alla Regione di proporre a cofinanziamento comunitario o statale quei progetti già dotati di progettazione, come appunto la Statale 16”.

Una problematica nota alle famiglie sanseveresi, da tempo costrette a piangere i propri cari a causa di incidenti mortali che avvengono su quell’arteria, ormai nota come strada della morte.

“Per questa battaglia di civiltà e sicurezza – continua Damone – quest’emendamento approvato servirà per consentire che le progettualità vengano concluse e proposte a finanziamento. Si tratta di un intervento concreto che va nella direzione auspicata in questi anni da associazioni, come il Movimento Consumatori, e comitati, che nonostante i ripetuti appelli sono stati snobbati dai soggetti istituzionali preposti”.

Per il consigliere regionale, che proprio su quel tratto di strada ha perso una sua giovanissima nipote e il suo sposo si tratta di una vittoria importante.

“Ora finalmente – conclude Damone – non ci saranno più ostacoli burocratici al raddoppio, occorrerà solo aggiornare il progetto dell’infrastruttura e trovare la misura per finanziare l’opera. Negli anni invece l’assenza di una progettualità conclusa non ha permesso al territorio di accedere ai finanziamenti, permettendo che le condizioni disastrate di quell’importante arteria di collegamento tra l’Alto Tavoliere e il capoluogo Dauno diventasse sempre più teatro di incidenti mortali”.

San Severo, 8 gennaio 2014

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