Protesta agricoltori: “il governo dovrebbe investire poiché senza AGRICOLTURA NON C’E’ FUTURO”

L’annata 2023 , per la CIA Puglia è stata una annata più che rosea. A febbraio scorso inizio’ la petizione sul grano duro e interrogazioni/proposte al governo sul granaio Italia, richiesta per credito d’imposta sul gasolio; già a fine aprile e inizi maggio iniziative per zone causa piogge torrenziali e proposte di calamità poiché impossibilitati a trattare tempestivamente e quindi grande perdita di produzione a tappeto per il settore vitivinicolo; luglio sit-in d’avanti alla camera di commercio per grano duro, importazione e concorrenza sleale; settembre manifestazione al porto di Bari e il sottosegretario La Pietra era in visita all’Antica Cantina, ricevendo in consegna un documento ufficiale da parte delle tre associazioni(Cia, confagricoltura e Coldiretti),a novembre c’è stata a Roma l’assemblea nazionale a Roma della Cia ed inoltre una manifestazione Cia nazionale sempre a Roma. Da parte del governo Nazionale non c’è stata nessuna risposta atta a risolvere qualcuno dei punti richiesti:GRANO DURO,NUOVA PAC,COSTI PRODUZIONE,BUROCRAZIA ,CALAMITA FITOPATIE, ECC.
L’assenza del governo ha fatto si che tra i paesi si costituissero dei comitati spontanei di agricoltori per manifestare in modo autonomo contro sempre quel governo italiano ed europeo che non si assume le proprie responsabilità, portando tutto il settore agricolo al collasso. Gli agricoltori sono arrabbiati,gia da diversi giorni manifestano con i propri trattori affinché la politica nazionale ed europea decida di mettere mano alle richieste fatte. Voglio precisare che gli agricoltori tutti meritano rispetto e dignità dal ministro governo e tutta la UE. Rispetto e dignità sono parole che racchiudono i punti sopraelencati nonché possibilità tifare reddito e continuare a creare lavoro.
Personalmente, non riesco a capire il comportamento del governo Italiano e UE a voler stravolgere e non tutelare produttori e consumatori. Di solito quando si cambia una legge deve portare qualche beneficio al settore altrimenti non ha senso cambiare. Dal punto di vista ambientale, non ce custode migliore degli agricoltori stessi a manutenere il territorio in maniera impeccabile salvaguardando l’ambiente. Fatto il punto: i consumatori pagano tanto per cibo non genuino, i produttori sono in crisi e se non rientrano con i costi ci sarà l’abbandono delle aziende portando a non aver cura neanche dell’ambiente, quindi perché tutto questo, è fuori da ogni logica. Termino ribadendo il concetto che l’agricoltura non va trattata per bandierine o colori politici di appartenenza ma il governo dovrebbe investire poiché senza AGRICOLTURA NON C’E’ FUTURO!!!!
CIRO SALVATORE CALIENDO



