PROVINCIA DI FOGGIA: IN AGITAZIONE DIPENDENTI E SINDACATI…E CERA ATTACCA MIGLIO E CUSMAI!

Ormai bisogna abituarsi alle aspre polemiche fino a quando non saranno risolti gli innumerevoli problemi legati alla legge che ha deciso di ‘giustiziare’ le province e di renderle una scatola vuota. Una abbastanza…feroce sul piano politico l’ha scatenata l’on. ANGELO CERA, deputato e segretario regionale pugliese dell’UDC. Ha preso di petto il Presidente MIGLIO e il Vice Presidente CUSMAI per aver dato un incarico in PROMODAUNIA a IACCARINO. Ha detto testualmente questo l’on. CERA: “E’ l’ennesima furbata dopo quella combinata dai vertici della Provincia, dopo quello che hanno combinato con il Consorzio di Bonifica di Capitanata e con il Consorzio montano del Gargano. Una provocazione nei confronti dell’UDC, perché IACCARINO non ci rappresenta. CUSMAI poteva evitare questo atto perché alla fine infierisce anche su MIGLIO, un Presidente politicamente incapace. Mi pento di essere stato artefice della loro elezione ai danni di FRANCO LANDELLA. Abbiamo portato ottomila voti e questo è il ringraziamento. Una continua provocazione al nostro partito. Mi dispiace anche per il silenzio assenso del PARTITO DEMOCRATICO. Ora comunque devono tenerci a distanza!”.
E veniamo all’agitazione in atto dei dipendenti e dei loro sindacati dell’ex Provincia, ora ENTE DI AREA VASTA. Nel corso di un’assemblea generale del personale dipendente dell’Amministrazione di PALAZZO DOGANA (nella foto) ci si è scagliati contro chi ha disatteso le indicazioni della LEGGE DELRIO, che aveva previsto un passaggio delle funzioni non fondamentali delle Province da detti Enti a quelli subentranti, mantenendo intatto l’apparato organizzativo e le risorse. Invece c’è in atto una vera e propria diàspora, una dispersione di professionalità e risorse. In una nota i dipendenti, dopo l’assemblea, hanno scritto: “La Regione Puglia con la propria legge del 30 ottobre 2015 n. 31 ha stabilito che le funzioni in materia di ambiente, difesa del suolo e delle coste, servizi sociali, attività culturali, lavoro, formazioneprofessionale, agricoltura, protezione civile, attività produttive, turismo, sport e politiche giovanili sono trasferite alla Regione con i relativi beni, risorse umane e finanziarie. Ma i tempi stringono e ad ogginon sono stati fatti passi avanti nella definizione di quanto dichiarato. I dipendenti lamentano – continua la nota – il cronoprogramma degli adempimenti relativi alle procedure di mobilità del personale scandisce i tempi inesorabilmente mettendo in luce la mancanza di provvedimenti regionali”. E poi, per completare il discorso, i dipendenti hanno aggiunto che, nonostante la previsione dell’assorbimento da parte del Ministero dei Beni Culturali di alcuni servizi culturali finora gestiti sdalle Provincie, mancano le garanzie per il mantenimento di quei servizi, nonché di qualsiasi strumento di assorbimento del personale realmente impiegato in tali strutture e dunque serve un piano di riorganizzazione del sistema dei servizi culturali degli Enti Locali che hanno bisogno di un sostegno congiunto sia da parte delle Regioni che del Governo nazionale. E questi sono soprattutto i motivi delle azioni in via di organizzazione, che potrebbero essere molto decise e paralizzare tutta…la baracca provinciale!
LA REDAZIONE
