Provincia di Foggia: sette consiglieri sfiduciano Nobiletti e chiedono le dimissioni

Sette consiglieri provinciali hanno presentato una mozione di sfiducia contro il presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, invocandone le dimissioni. La richiesta giunge dopo mesi di tensioni e accuse di gestione “chiusa e verticistica” dell’ente, con scelte amministrative non condivise con il Consiglio e i territori rappresentati.
Il Consiglio Provinciale di Foggia – composto da dodici membri eletti tra gli amministratori locali sindaci e consiglieri comunali dei comuni della Provincia – si prepara ora a discutere la mozione, che potrebbe portare a un cambio di guida dell’ente. «La crisi alla Provincia di Foggia si apre formalmente e punta a frenare una deriva che ha ripercussioni reali sulla gestione dell’ente e sui servizi ai cittadini», dichiarano i firmatari.
Tra i promotori dell’iniziativa figurano Emilio Di Pumpo, Leonardo Cavalieri, Anna Rita Palmieri, Giuseppe Mangiacotti, Pasquale Ciruolo, Tonio De Maio e Giosuè Del Vecchio. «Non si può governare un ente complesso come la Provincia senza ascoltare chi rappresenta i territori», affermano i consiglieri. «Abbiamo provato a collaborare, ma ci siamo trovati di fronte a un muro. Ora è arrivato il momento di voltare pagina per il bene della comunità».
La presidenza di Nobiletti, eletto il 29 gennaio 2023, è finita di recente al centro di una controversia legata all’assegnazione di una consulenza dell’Ente Provincia da 96mila euro a Graziamaria Starace, assessore al Turismo del Comune di Vieste, città di cui lo stesso Nobiletti è sindaco. Questo episodio ha ulteriormente inasprito il clima politico, già sotto osservazione da tempo.
«Una situazione che ha minato la fiducia e la stabilità istituzionale, con il rischio di rallentare interventi cruciali per le infrastrutture, la viabilità e i servizi provinciali», sostengono i consiglieri. La mozione, firmata da rappresentanti di diverse forze politiche, testimonia un malessere trasversale. «Non si tratta di beghe di partito, ma di garantire un governo efficace alla Provincia i cui organi, ricordiamolo, sono espressioni dei sindaci e dei consiglieri comunali di tutti i Comuni, non del voto diretto dei cittadini: cosa che comporta una maggiore responsabilità politica nel dare conto delle scelte e degli indirizzi con altri amministratori. Quando un presidente perde la fiducia di chi lo ha eletto, deve prenderne atto».
Spetta ora al Consiglio Provinciale decidere le sorti di Nobiletti. Se la mozione verrà approvata, si aprirà la strada a un nuovo assetto amministrativo. «L’obiettivo – concludono i firmatari – è ricostruire un clima di collaborazione e garantire un’amministrazione che risponda davvero ai bisogni dei cittadini».
