PUGLIA: aumentano i prezzi dei biglietti di treni ed autobus, la mobilità sostenibile a rischio

Negli ultimi anni, la Puglia ha assistito a un costante incremento dei prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale e regionale, con un ulteriore aumento entrato in vigore nel 2025; questo fenomeno ha suscitato preoccupazione tra studenti e pendolari, in particolare tra coloro che si spostano dal Gargano e dalle province verso Foggia per motivi di studio o lavoro.
Dal 2018 al 2025, ad esempio, il costo del biglietto ferroviario sulla tratta San Severo-Foggia è passato da €2,10 euro a €2,60 (+23%), registrando un incremento significativo negli ultimi tre anni. Analoghi aumenti hanno interessato i servizi di trasporto pubblico su strada, gestiti da aziende come Ferrovie del Gargano, ACAPT e SITA Sud, tutte parte del consorzio COTRAP.
Le motivazioni ufficiali per questi aumenti sono state legate all’inflazione annuale, agli effetti post-pandemia e alle conseguenze del conflitto russo-ucraino sulle risorse energetiche. Tuttavia, nonostante le politiche monetarie europee della BCE abbiano contribuito a frenare l’inflazione e la situazione geopolitica sia migliorata, i prezzi dei servizi pubblici continuano a crescere.
Nel giugno 2024, la Giunta Regionale Pugliese ha deliberato un ulteriore adeguamento tariffario per i servizi di trasporto pubblico locale, con effetto dall’8 luglio 2024. Questo provvedimento ha comportato l’aumento dei prezzi dei biglietti di corsa semplice e degli abbonamenti settimanali e mensili per i servizi automobilistici. Non è un caso che riguarda solo la Capitanata, in provincia di Bari la Ferrotramviaria ha annunciato l’adeguamento delle tariffe già a partire dal 1 gennaio dello scorso anno, con incrementi di 20 centesimi per i biglietti di andata e ritorno sulla tratta Bitonto-Bari.
Questi continui aumenti contrastano con gli obiettivi dichiarati di promuovere una mobilità sostenibile e integrata, l’aumento dei costi potrebbe scoraggiare l’uso dei mezzi pubblici, ritendendo l’uso del mezzo privato equivalente e più comodo, spingendo nuovamente verso l’utilizzo di veicoli privati, con conseguenti impatti negativi sull’ambiente e sul traffico urbano.
Nonostante gli sforzi fatti anche a livello nazionale per mettere un freno a questo fenomeno, si pensi al Bonus trasporti per studenti e nuclei familiari con ISEE basso, il fenomeno sembra incontrollabile e quasi automatico, l’auspicio è che si adeguino queste tariffe e che si trovi qualche forma di incentivo almeno per gli studenti, universitari e non, e i tirocinanti che si muovono lungo le tratte regionali per seguire i corsi universitari e professionali.
