Puglia Pride: Foggia, strisce pedonali arcobaleno davanti al Comune per sensibilizzare la comunità
Domani 7 giugno l’iniziativa in vista del Puglia Pride in programma sabatoStrisce pedonali arcobaleno davanti al Comune di Foggia per sensibilizzare la comunità contro ogni forma di discriminazione e violenza basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. L’appuntamento è per domani – mercoledì 7 giugno 2023 – alle ore 16.00 davanti al Comune di Foggia, dove i volontari del Comitato organizzatore del Foggia Puglia Pride realizzeranno la segnaletica colorata con il contributo di attivisti e di quanti vorranno partecipare all’iniziativa. Proprio le strade limitrofe a Palazzo di Città saranno attraversate in occasione della grande parata del “Foggia Puglia Pride”, in programma sabato 10 giugno per vivere una manifestazione colorata, pacifica, festosa, di rivendicazione e affermazione dei diritti. Quelli della comunità lgbtqia+.
La realizzazione delle strisce pedonali arcobaleno, dunque, rientra nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e di animazione territoriale del progetto “Che genere di rispetto” promosso dall’ats composta da Arcigay Foggia “Le Bigotte” (ente capofila), cooperativa sociale Kaleidos, Comune di Cerignola e Provincia di Foggia, e finanziato dall’UNAR (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) nell’ambito del Pon Inclusione FSE 2014 – 2020. Quello del 10 giugno è un appuntamento importante per tutto il territorio, che anche in questa circostanza coinvolgerà la comunità lungo un percorso che animerà le strade del capoluogo Dauno per ricordare a tutti che l’importante è “Amarsi e fare rumore”, come recita il tema di questa edizione seguendo l’esempio di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson che la notte del 28 giugno 1969 sfondarono il muro dell’oppressione.
Anche per questo, il progetto “Che genere di rispetto” nasce dalla constatazione che nonostante dai moti di Stonewall del 1969 la sensibilizzazione nei confronti della comunità lgbtqia+ abbia fatto passi da gigante, l’accettazione e la tutela di chi si definisce “queer” non è affatto scontata: pregiudizi, discriminazioni, comportamenti omofobici sono purtroppo ancora all’ordine del giorno, e in Italia, anche dal punto di vista giuridico e legale, il vuoto normativo da colmare è ancora enorme. Per questo, c’è bisogno di interventi che aiutino a riflettere, pensare, sensibilizzare la comunità del territorio, ponendo un focus particolare agli operatori della pubblica amministrazione rispetto al tema identità di genere.