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QUANDO IL PRINCIPE EREDITARIO VISITÒ SAN SEVERO. A 100 anni dall’inaugurazione dell’edificio scolastico “De Amicis”

Tra le numerose pubblicazioni di storia locale c’è un volume che merita l’attenzione degli appassionati. Si tratta di un libro di ANTONIO MASSELLI edito nel 1993 (Felice Miranda Editore) “L’INAUGURAZIONE DELL’EDIFICIO SCOLASTICO E LA VENUTA DEL PRINCIPE EREDITARIO A SAN SEVERO” che rievoca un avvenimento estremamente importante per la nostra San Severo: la visita di S.A.R. il Principe ereditario UMBERTO II e l’inaugurazione dell’Edificio Scolastico (ora “DE AMICIS”) avvenuta in tale fausta circostanza. Il Masselli, studioso di storia cittadina da diversi anni, si occupa di memorialistica locale e lo fa con il preciso e puntuale intento di rievocare episodi ed avvenimenti (ormai dimenticati nella memoria della gente) facendoli rivivere con una entusiasmante “verve” attraverso uno stile sobrio, asciutto, scorrevole e cercando soprattutto di tramandare alle generazioni future verità storiche. Secondo quanto ci viene tramandato dalle fonti documentarie edite e inedite, molti furono i personaggi regali che nei secoli scorsi si fermarono a San Severo, ma l’avvenimento del 29 aprile 1923 onorò molto la nostra città, sia per l’augusta personalità che ne rese l’omaggio con la sua visita, sia per l’edificio scolastico che si doveva inaugurare. Chi scrive conosce personalmente l’Autore e pertanto si è permesso di formulare un giudizio di merito imparziale e sincero, apprezzandone le qualità di scrittore e la sua meticolosità nel ricercare il materiale storiografico. Il MASSELLI, partendo dal dato storico, con elegante abilità riesce a conferire all’argomento trattato un significato particolarmente importante, perché oltre che nel contesto storico, il Nostro lo inquadra nel contesto sociale dell’epoca. Infatti, dalla sua elegante penna scaturisce un quadro nitido ed una frenesia “sui generis” soprattutto per quanto attiene alla documentazione storiografica e cronachistica delle numerose deliberazioni consiliari, concessioni di appal­to, mutui assegnati (che non erano mai sufficienti per soste­nere la spesa necessaria per la realizzazione), proposte e progetti via via discussi ed approvati, preparativi per l’accoglienza del principe ereditario. Tutto ciò viene illustrato con “carta alla mano”, perché il MASSELLI nella stesura dell’opera si è ampiamente documentato (basta osservare la ricca bibliografia riportata), tutte le notizie riferite hanno un fondo storico di verità. Non vi è, quindi, una notizia che non risulti attentamente documenta­ta. Del resto, oggi si assiste spesso a fenomeni di autentico “furto alla cultura” e certuni, per “l’accaparrarsi” materiale stori­co, assumono spesso atteggia­menti da camaleonte. Il MAS­SELLI non vuole con la pubbli­cazione di questo volume ricer­care le proprie radici nel passa­to (come all’epoca fu scritto), ma vuole soltanto far rivivere quel 29 aprile 1923 come un giorno fausto per la memoria della città da proiettar­si nella società moderna.

Ben vengano pubblicazioni di questo genere, perché costi­tuiscono un prezioso stimolo per gli studiosi di storia cittadi­na ed un palpitante contributo per la crescita culturale della nostra San Severo.

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