Cronaca

Quattro arresti dei Carabinieri di Lucera per furto, resistenza a P.U. e detenzione ai fini di spaccio di “hashish”.

I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto quattro soggetti in tre distinte operazioni.

Il primo arresto è stato operato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lucera nei confronti di BEVILACQUA Carmine, foggiano classe 1976 e LI MANDRI Marco, palermitano classe 1986, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato in concorso presso uno studio medico di Lucera.

Nello specifico la pattuglia veniva inviata dalla locale Centrale Operativa in via Pietro Giannone a Lucera, presso uno Studio Medico associato, dove era stato segnalato un furto in atto. Giunti sul posto, gli operanti hanno notato sin da subito che la porta di ingresso dello studio medico segnalato risultava danneggiata perché forzata tanto da rimanere socchiusa. Scesi dall’autoradio, i militari, si sono portati repentinamente all’interno dello studio ove hanno sorpreso i malfattori suddetti intenti a rovistare nei cassetti al fine di appropriarsi di eventuali oggetti preziosi. A quel punto i rei sono stati prontamente bloccati dai Carabinieri e sottoposti a perquisizione personale che ha consentito di rinvenire nella tasca destra del pantaloncino indossato dal BEVILACQUA, una scatola di colore nero con su scritto “MACLADIN” al cui interno vi era una torcia tascabile trafugata poco prima.

Riscontrata la commissione del furto, i militari hanno allora tratto in arresto BEVILACQUA e LI MANDRI che, su disposizione dell’A.G., sono stati poi associati presso la Casa Circondariale di Foggia.

I militari della Stazione CC di Casalnuovo Monterotaro hanno tratto in arresto BARONE Matteo, sanseverese, classe 1987, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.

Nello specifico, la pattuglia ha fermato il malfattore a bordo della sua autovettura Fiat Palio mentre percorreva Via Roma a Pietramontecorvino al fine di procedere ad un controllo. Nella circostanza Il BARONE si era mostrato sin da subito molto nervoso pertanto gli operanti hanno deciso di effettuare una perquisizione nei suoi confronti, a seguito della quale hanno rinvenuto circa cinque grammi di “hashish”, occultata in una tasca del suo giubbino; in ragione di ciò gli operanti, non potendo escludere che il BARONE potesse detenere ulteriore sostanza stupefacente presso la sua abitazione, optavano per effettuare anche una perquisizione domiciliare.

A seguito di tale atto i Carabinieri hanno rinvenuto, occultate all’interno di un cofanetto d’alluminio riposto in un cassetto della cucina, sei barrette di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, avvolte in un involucro trasparente del peso di 10 grammi cadauna per un totale di circa 60 grammi, un bilancino di precisione ed una lama di taglierino, intrisi della medesima sostanza.

A quel punto i militari, riscontrate inequivocabili responsabilità a carico del BARONE in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, lo hanno tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari.

I militari della Stazione CC di Volturara Appula hanno arrestato RICCI Carlo, lucerino, classe 1973, ritenuto responsabile del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

Nello specifico gli operanti, nel corso di un servizio perlustrativo svolto nel territorio del Comune di Lucera, sono stati inviati dalla locale Centrale Operativa in Contrada Quadraro s.n.c. poiché era in atto un violento litigio presso la famiglia di RICCI Carlo. Giunti sul posto, gli operanti hanno trovato il predetto in evidente stato di agitazione mentre era intento a proferire frasi minacciose nei confronti del cognato e della moglie.

Al fine di evitare che il litigio sfociasse in ulteriori e più gravi conseguenze, i militari hanno cercato di interloquire con il RICCI per calmarlo ma senza riuscire nell’intento, anzi, a seguito di molteplici inviti a tranquillizzarsi, il malfattore ha cominciato a proferire frasi minacciose anche nei confronti dei Carabinieri. Ad un certo punto lo stesso, in preda all’ira, si è addirittura scagliato contro gli operanti spintonandoli ma, grazie ad un intervento  repentino degli stessi, è stato bloccato e tratto in arresto per il reato di resistenza a P.U.

L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Foggia.

 

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