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QUEI SANSEVERESI NELLE BARACCHE

di MICHELE MONACO
Negli anni immediati del dopoguerra a San Severo abbiamo avuto un esercito di braccianti che riempiva Piazza Castello con i CAPORALI e “vignaioli” che reclutavano alla giornata e a propria discrezione lavoratori stagionali locali e regionali. Ma in attesa dell’affermazione dei diritti dei braccianti, in attesa di una nuova civiltà contadina operata da grandi figure come PEPPINO DI VITTORIO, LUIGI ALLEGATO, CARMINE CANNELONGA e RAFFAELE RECCA, San Severo doveva conoscere anche la VERGOGNA di luoghi disumani nei quali abitavano migliaia di persone: avete mai sentito parlare di un luogo chiamato <<ZIMOTERMICO>>? Leggete cosa scrisse il giornalista-scrittore TOMMASO FIORE grande meridionalista, nativo di Altamura, quando visitò San Severo nell’imediato secondo dopoguerra:…<< Infinita miseria e suprema degradazione! Gente allogata in orridi stambugi già destinati a latrina, in una nauseante lordura! Un moto di ripugnanza e di sdegno ti stringe il cuore! Il tragico problema della casa, delle baracche trova riscontro negli orrori dello ZIMOTERMICO di San Severo, già deposito di rifiuti di ogni sorta e poi rifugio di esseri umani ridotti al rango di bruti». Il Ministro TUPINI, venuto per visitare i lavori della falda freatica che minacciava la stabilità di quel centro abitato, rimase esterrefatto davanti alla sconcertante visione. E così all’ex convento di S. BERNARDINO, e così al quartiere HOFFMANN dove si riscontrano altri aspetti della stessa miseria. Dunque, come si vede nella foto, anziani e bambini hanno vissuto in baracche fatte di legno e stagno alte non più di un metro e cinquanta, peggio delle “favelas” brasiliane. In questo caso, COLTIVARE LA MEMORIA DELLA PROPRIA CITTA’ avrebbe permesso alla giunta e ad alcuni consiglieri comunali di Palazzo Celestini di affrontare –questa estate – DIVERSAMENTE e RESPONSABILMENTE – la questione relativa alla realizzazione di un’area idonea a collocare ”moduli abitativi removibili” per dare ospitalità ai lavoratori stagionali extra-comunitari, impiegati in agricoltura. Come è noto ai più, la Regione Puglia ha destinato un finanziamento europeo di 6 MILIONI DI EURO per l’insediamento di moduli abitativi (casette, bungalows) che saranno collocati in località Fortore, a 7 km da San Severo, per ospitare 400 lavoratori stagionali. La ditta che realizzerà queste “casette” e non <<BELLE BBARRACCHE>> (espressione dialettale ingiustificata pronunciata dal primo cittadino in Consiglio Comunale) dovrebbe incassare DUE MILIONI e 400.000 EURO. Tra la relazione del Sindaco e il comportamento (inconfessabile, leggasi verbale assemblea) di alcuni ben individuati consiglieri comunali QUESTO DELICATO ARGOMENTO è stato ARCHIVIATO e messo ai voti in una serata di fine agosto 2018. Esso avrebbe meritato un ampio coinvolgimento della Città, per il rispetto della sua storia e dei suoi abitanti. Chi ha voluto archiviarlo, ne pagherà tutte le conseguenze!

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