QUELLA STRADA CHIAMATA FRANCESCA
di MICHELE MONACO
Abbiamo scritto precedentemente che con il romanzo “ACQUA E SALE” viene acclarato che accanto alla grande Letteratura del ‘900 che si studia nei libri a scuola, ne esiste un’altra:la LETTERATURA PUGLIESE. E questo grazie ad uno scrittore come NINO CASIGLIO il quale descrive magistralmentela Capitanata contadina con stile narrativo neo-realista. Ma la sua vena fertile di scrittore partorisce un altro romanzo-capolavoro:“LA STRADA FRANCESCA” dove gli viene riconosciuto il merito di aver anticipato alcuni argomenti che poi si ritroveranno nel celeberrimo romanzo “IL NOME DELLA ROSA” di UMBERTO ECO. La trama,le citazioni e la tecnica narrativa di CASIGLIO, troveranno dei rimandinelletematiche cheUMBERTO ECO descriverà, soltanto un anno dopo, nel suo famoso romanzo dal quale fu tratto il noto film omonimo con SEAN CONNERY. Ma la cultura ufficiale non ha mai rilevato questo debito, sia pure involontario, dovuto a CASIGLIO. La strada Francesca è un itinerario dei pellegrini francesi che si recano a Roma, oppure lungo l’asse che porta nel Gargano verso il Santuario di San Michele. In uno scenario seicentesco di un Mezzogiorno martoriato dalla dominazione spagnola, dai tribunali d’Inquisizione e da potenti feudatari emergono due grandi protagonisti;un giovane scrivano e suo zio ALANO, legatore e lettore assiduo di libri. “Il viaggio e la ricerca del giovane sulle orme del mitico zio sono la metaforadella riaffermazione del valore della cultura e della propria identità, della propria SEMENZA che resterà in una società caotica(una moderna Babele) dove le regole della giustizia si scontrano con quelle del potere e la voce della Storia si fonde con quella della violenza”.Questa è la lezione vivae attualedel prof. CASIGLIO che -nel ventennale della sua scomparsa- vogliamo segnalare alle giovani generazioni. Ciò eviterà di relegarloin un busto bronzeo o nell’intitolazione di una sala del Museo o nella sbagliata considerazione di un valido scrittore e intellettuale di provincia.Invece entra di diritto nella STORIA DELLA LETTERATURA NAZIONALE e sarebbe anche ora che la sua figura e le sue opere fossero oggetto di studio e inserite nei programmi Ministeriali delle Scuole Medie Superiori e nelle Università.