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Questa sera la nuova fiction di Rai Uno, “La sposa”, con la colonna sonora di Carmine Padula e…tanta Capitanata.

Giungerà sul piccolo schermo oggi domenica 16 gennaio, in prima serata su Rai Uno (collaborazione con RaiCom ed Endemol Shine Italy) la fiction “La sposa” con Serena Rossi, per la regia di Giacomo Campiotti, regista di “Braccialetti Rossi”, e la colonna sonora di Carmine Padula, sempre più immerso nel ruolo di compositore. L’artista di Apricena, narra alcuni aspetti della sua colonna sonora e traccia la trama di un evento che parte da fatti socio-culturali che hanno caratterizzato la storia dell’Italia degli anni ’60: “Andrà in onda per tre domeniche (16, 23 e 30 gennaio) e ‘La sposa’ vedrà come interpreti Serena Rossi e Giorgio Marchesi. La regia è di Giacomo Campiotti. La Capitanata è rappresentata, oltre che dal sottoscritto e dall’aiuto regista di San Seveo, Franco Nardella, anche da diversi musicisti dell’Orchestra del Cinema (Gianni Cuciniello-Foggia, Pietro Pacillo-Mafredonia, Matteo Giammario-Apricena e Aurora Corcio-Foggia) e parte delle scene girate sul Gargano (Monte Sant’Angelo, Vico e Vieste). Il film è ambientato negli anni ’60 e tratta la questione dei matrimoni combinati che, spesso, portava ‘una dote’ economica alla famiglia della ragazza. Una questione che ha interessato l’Italia fino agli anni ’70. Infatti – ha continuato il giovane ma già affermato compositore- la storia è quella di Maria (Serena Rossi) che è oggetto delle attenzioni di un imprenditore Settentrionale che cercava moglie e l’aveva trovata. Normalmente, anziani benestanti del Nord, cercavano moglie al Sud. Sarà Maria a raggiungerlo in Veneto per lo scopo e, pur non essendo una donna con una forte personalità, passo dopo passo riesce ad ottenere dei cambiamenti che rappresentano i suoi obiettivi sociali”. È rappresentata l’Italia del boom economico ma ancora legata a forti pregiudizi sociali, come quella de “La sposa”, la forte storia di una donna che accetta il “matrimonio per procura” con l’obiettivo di salvare la propria famiglia. E la colonna sonora ne fa da sfondo: “Ho scritto le musiche guardando anche ad una certa modernità, però. Quindi sono molto attuali. È stata fatta questa scelta per non dare un taglio troppo retrò al film – ha precisato il giovanissimo artista -. Ho utilizzato due pianoforti che sono gli indiscussi protagonisti della colonna sonora: uno ‘a coda’, classico; l’altro ‘verticale preparato’, con un suono percussivo, non troppo brillante perché i toni che escono richiamano, secondo me, la personalità di Maria che è una donna pacata, per niente aggressiva ma riesce ad ottenere le su vittorie ragionando. Quindi, serviva un suono classico ma che avesse qualcosa di diverso. Il tutto completato dalla grande Orchestra del Cinema Italiano. Abbiamo registrato nei mitici Forum Studios di Roma, fondati da Morricone, Trovaioli, Piccioni e Bacalov”. Una colonna sonora molto ricercata, che implementa anche una componente sonora elettronica.

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