QUINDICIMILA EURO PER I VINI, ZERO EURO PER LO SPORT

Con delibera di giunta n.196 del 22 agosto 2016 l’amministrazione comunale decide di destinare ben 15.000 euro in favore della Cestistica Città di San Severo per far fronte alle spese di organizzazione del loro 50° anniversario. Proprio ieri viene erogato un acconto di 5.841 euro per l’acquisto di 215 magliette e 1.500 bottiglie di vino. Si avete letto bene, bottiglie di vino!!! In pratica il Gran Galà andato in scena pochi giorni fa è stato pagato con il denaro pubblico dei contribuenti sanseveresi, epensare che all’incirca un mese fa l’amministrazione comunale aveva affermato in modo chiaro e categorico alla Consulta dello Sport che non ci sarebbe stato alcun contributo economico in favore delle società sportive poiché non vi erano fondi. Ma si sa com’è, ogni regola ha la sua eccezione. A mio avviso la determina in questione, oltre ad essere scellerata, è soprattutto offensiva nei confronti di tutte quelle società che nonostante le difficoltà vanno avanti ogni giorno, proponendo ai ragazzi i valori sani dello sport e iridando la nostra Città con medaglie e titoli. Considerando tutte le volte in cui l’amministrazione ha affermato l’importanza dello sport locale e del suo sviluppo, mi viene da pensare cosa si sarebbe potuto fare con una simile somma a sostegno di TUTTE le società sportive. Si poteva sistemare qualche palestra scolastica, frequenta non solo dagli alunni dei plessi, ma anche dalle società sportive. Si potevano pagare le quote di iscrizione di molte società sportive che purtroppo, per difficoltà economiche e mancanza si sostegno, non si sono iscritte ai campionati. Si poteva sostenere il progetto di sport per disabili. Ma soprattutto si poteva e si DOVEVA rendere equo l’accesso ai fondi comunali in favore delle varie le realtà sportive, mettendo fine una volte per tutte a quell’antipatica e vergognosa distinzione tra sport “maggiori” e sport “minori”. Uno sportivo sa bene che questa distinzione non può esistere, ma a quanto pare l’attuale maggioranza la pensa esattamente al contrario. Con quella somma si potevano fare un’infinità di cose, sicuramente non si sarebbero risolte le molteplici criticità che attanagliano lo sport locale, ma di sicuro si doveva pensare ad un interesse più generale e non, come oramai ci hanno abituato, di nicchia. Al di là del merito scellerato della delibera il colpo peggiore lo ha subito proprio il primo e più importante dei valori sportivi: l’unità. Così facendo si creano ancora più spaccature e divisioni nel tessuto sportivo locale, si dimostra ancora una volta che nella nostra Città le società sportive non sono 68, ma si possono contare sulle dita di una mano. Spero vivamente che questo ennesimo atto ingiusto e discriminatorio non scoraggi ancor di più le tante, tantissime, società dimenticate e che anzi continuino ad andare avanti nonostante tutto perché, in fondo, sono l’espressione più sana e dignitosa dello sport sanseverese. Inoltre colgo l’occasione per ricordare all’amministrazione comunale che lo sport non va sostenuto solo a parole o con premiazioni varie che, per quanto giuste, lasciano il tempo che trovano, ma va incoraggiato fattivamente e in maniera equa. Spero che almeno questa volta abbiano la decenza di non parlare di “valori dello sport”, perché è chiaro che con lo sport, quello vero, non hanno e non vogliono avere nulla a che fare.
Marco Cantoro, consigliere comunale de “La Svolta per San Severo”
