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Reportage serata evento San Severo Winter Jazz Festival – Venerdì 15 Dicembre 2017 Il Jazz Bianco & Nero di ALESSIO BUSANCA – KIND OF TRIO

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Il racconto musicale del Jazz Bianco e Nero presentato dal KIND OF TRIO di ALESSIO BUSANCA, venerdì 15 dicembre al Caffè Tra Le Righe@Spazio Off per il San Severo Winter Jazz Festival, in collaborazione con l’Associazione No-Profit Amici Del Jazz San Severo.

Un percorso storico per riportarci dalla metà anni ’50 fino ai successivi ’60.

Oltre ai componenti del trio composto da Alessio Busanca al piano, Aldo Vigorito al contrabbasso e Stefano De Rosa alla batteria, lo special guest del sax tenore di Daniele Scannapieco.

Protagonista assoluto della serata è stato l’Hard-Bop, un’estensione della musica be-bop per descrivere una nuova corrente all’interno del jazz che incorpora influenze provenienti dal groove e dal blues.

Influenze ben percepite venerdì’ sera specialmente dal suono del sax tenore di Daniele Scannapieco e il pianoforte del giovane pianista e compositore campano Alessio Busanca.

Il concerto è stato la sintesi di una generazione di musicisti afroamericani cresciuti in un’epoca in cui il bop ed il rhythm and blues erano le forme dominanti della musica nera americana che ha partorito famosi musicisti come Horace Silver e Art Blakey dei Jazz Messengers, MaxRoach, Charles Mingus, CannonballAdderley , Miles Davis, Bill Evans, Keith Jarrett, Herbie Hanchok, tanto per citare alcuni nomi.

La storia ci racconta che l’hard-bop è stato un colpo severo al Cool Jazz e al Jazz della West Coast, dallo stile fresco, morbido, riservato, una miscela tra jazz e musica classica, quasi a rappresentare lo stile di vita rilassato della California, mentre il Bop e successivamente l’Hard-Bop a raffigurare la scena nevrotica di New York dove l’enfasi era basata sugli assoli improvvisati.

Il Kind Of Trio ha voluto rappresentarci tutto questo con le vulcaniche esecuzioni dei brani eseguiti, caratterizzati da un fraseggio eccellente, note fluide, rilassate ma al tempo stesso grintose, con la sicurezza di giungere ai presenti in sala e catturarli tutti alla propria poltrona.
Lo si evince sin dal primo brano eseguito, un classico di Hancock “Dolphin Dance”, di Rollins“ WhyDon’t I” e brani a firma di Alessio Busanca, come “Changes For K”“Hot Market”“Africanism” e altri a firma di Daniele Scannapieco“Fenomeno” – “Never More” e tanti altri ancora per più di un’ora e mezza di intensa musica.

La capacità evocativa di Alessio Busanca si fa malinconica e pulsante, una vitalità ritmica irrequieta, tecnica e notevole talento, un senso profondo del blues, del mainstream e dello swing.
Ha padroneggiato il pianoforte come pochi pianisti italiani sanno fare, forte capacità creativa ed esecutiva, un accattivante collage di linguaggi e forme, fluida fusione di improvvisazione e partitura codificata, il tutto non immemore di frammenti melodici ed armonici.

Lo stesso dicasi per il sax tenore di Scannapieco, meno giovane di Busanca, ma da considerarsi ormai cittadino mondiale per le tante tournè e le numerose collaborazioni con i grandi del Jazz internazionale.

Da segnalare ancora la eccezionalità di esecuzione della sezione ritmica composta da una colonna del jazz italiano e non solo, il contrabbassista Aldo Vigorito e la brillantezza swingante del giovane Stefano De Rosa alla batteria, pronti a scandire i tempi imposti dal sax tenore di Scannapieco e dal piano di Busanca.

Antonio Tarantino
Direttore Artistico San Severo Winter Jazz Festival

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