Resta in carcere il killer di Mario il gip: «È stata un’esecuzione»
EBOLI – Il gip del Tribunale per i Minorenni di Bari Patrizia Famà ha convalidato il fermo del 16enne accusato dell’omicidio di Mario Morelli, ucciso a San Severo il 6 ottobre scorso e del tentato omicidio di un amico coetaneo. Il giudice ha emesso quindi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, riconoscendo le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.
Stando alle dichiarazioni di testimoni e ai video delle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo del delitto, l’assassino – è scritto nel provvedimento restrittivo – ha «messo in atto una vera e propria esecuzione» attirando la vittima in una «trappola mortale».
Movente dell’agguato sarebbe stato un litigio per gelosie dovute a rapporti fra la vittima e la fidanzata dell’assassino, sorella del ferito, che il 16enne non avrebbe gradito. Nell’udienza di convalida l’indagato, difeso dagli avvocati Massimo Roberto Chiusolo e Matteo Tenace, ha ammesso gli addebiti spiegando però di aver reagito ad offese verbali da parte delle vittime e al lancio di un casco. Circostanze tuttavia smentite dalle indagini (testimonianze e video).
Nell’ordinanza il gip sottolinea inoltre, nel confermare la sussistenza delle esigenze cautelari, «l’atteggiamento sfrontatamente criminale del minore» e il pericolo di reiterazione del reato per «la circostanza allarmante del possibile reperimento di armi in ambito familiare».
fonte il mattino.it