Sport

RIFLESSIONI DI CULTURA SPORTIVA – ANTICO E MODERNO

di VANNI PELUSO CASSESE
Amici Lettori appassionati di basket vi faccio omaggio di un documento tratto dall’album dei ricordi di PASQUALE PERNA. Una chicca, come suol dirsi. Qual è il motivo per cui vi sottopongo l’amatoriale collage a corredo del testo? Se leggete con attenzione i nomi della formazione della squadra sanseverese, la CESTISTICA, non vi sfuggirà che, in quella prima partita di ‘Poule B’ contro Taranto, giocavano tutti ragazzi di San Severo. Dieci su dieci. Già! La scuola di basket sanseverese riusciva ad esprimere una squadra intera di giocatori locali e mica nel campionato di 1^ divisione. E no! Era una squadra che partecipava addirittura alla ‘Poule B’. E con quei giocatori mica ci si dibatteva nelle ultime posizioni di classifica, al contrario si lottava per le posizioni di vertice. Ieri la CESTISTICA ha giocato un’altra partita col Taranto, questa volta tra le mura amiche. Anche stavolta si è vinto. Ma nel leggere la formazione non troverete un solo sanseverese. La scuola di basket locale è diventata asfittica. Ormai son diversi anni. Dicono…ma i tempi sono cambiati, i ragazzi oggigiorno hanno ben altri interessi che quello di fare sport. Rispondo. E come mai in altre città questo non accade, se è vero che la CESTISTICA attuale conta su un variegato nucleo di giocatori provenienti da ogni dove? Bisogna essere onesti e dire che sono ormai più di vent’anni che né le dirigenze né gli allenatori che si sono avvicendati hanno creduto nel discorso giovanile. Dirigenze smodatamente amanti della visibilità che solo la vetrina assicurata dalla 1^ squadra poteva dare. Allenatori interessati solo al proprio tornaconto personale in termini di vittorie sicure, le quali certo non possono provenire dal fattore rischio che implica il far debuttare un giovane. Ed allora vi dico: che grande insegnamento riceviamo da mister MIHAJLOVIC, l’attuale allenatore del Torino Calcio. Ha avuto coraggio lo scorso anno nel Milan a far esordire il portiere DONNARUMMA a 16 anni, ed oggi già in nazionale. Ci riprova quest’anno dando al giovane BENASSI addirittura la fascia di capitano. Auguriamoci di poter applaudire ancora, prima o poi, le evoluzioni in campo di un qualche giovane virgulto sanseverese. Gli appassionati del basket saranno sicuramente riconoscenti verso quei dirigenti ed allenatori capaci di lasciare un vero indelebile segno di costruzione da scrivere nella storia del basket cittadino.

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