RINEGOZIATO IL CONTRATTO D’APPALTO DI IGIENE URBANA

di DESIO CRISTALLI
Non è certo una novità che certi meccanismi di gestione dell’igiene urbana – e non da oggi… – non apparissero oliati a dovere nel lavoro quotidiano e che la gente avesse più di un motivo per dolersene visti i milioni d’euro che tale servizio costa al nostro Palazzo. Ed ora, a conferma di ciò, in
Comune si è deciso di riprendersi in gestione certi servizi che, sia pure di contorno a quello principale che riguarda i nostri rifiuti solidi, hanno evidentemente bisogno di una sterzata con laovvia rinegoziazione del contratto d’appalto. E così a seguito di una fitta corrispondenza e ad alcuni incontri con l’appaltatore si è concordato di rimettere al Comune di San Severo i servizi aggiuntivi di pulizia delle aree verdi, la fornitura necessaria di acqua potabile, la disinfestazione, la derattizzazione ed il diserbo stradale con una congrua riduzione del canone annuo per tali servizi in questi termini: per servizi complementari di pulizia di aree verdi 132.846,25 EURO (oltre IVA); servizio fornitura acqua potabile 27.600,00 EURO (oltre IVA); servizio di disinfestazione e derattizzazione 45.000,00 EURO (oltre IVA); servizio diserbo stradale 12.000,00 EURO (oltre IVA). Per tutto ciò il canone annuo del servizio di igiene urbana si è ridotto di 217.446,25 EURO (oltre IVA). In pratica tale rinegoziazione ha fatto rideterminare il canone 2015 in 5.410.043,00 EURO (oltre IVA e oltre adeguamento ISTAT maturato al 31.12.2014 per l’anno scorso)con imputazione al capitolo 17708 “Spese gestione in appalto servizio NU” del bilancio del corrente esercizio finanziario in corso di formazione. Naturalmente tale rinegoziazione contrattuale del Comune può essere un affare ma può anche non esserlo se gli importanti servizi rimessi al Comune non fossero rigorosamente espletati ma soprattutto controllati a dovere. Conoscendo però il piglio operativo dell’Assessore ALBANESE e del Dirigente d’Area le cose dovrebbero senz’altro migliorare, pur se spesso i risultati non dipendono tanto dai controllori quanto dalla predisposizione a lavorare sodo dei controllati. Ma questo è un problema italiano da oltre 2000 anni, allorchè i romani riassumevano questo concetto con la famosa frase: QUIS CUSTODIET (IPSOS) CUSTODES? E dopo 2000 anni in questo Paese ancora non si trovano le risposte giuste e probabilmente non si troveranno neppure nei prossimi 2000, visto che i romani d’oggi, cioè gli italiani, sono forse peggiori di quelli di allora…e che erano ‘padroni del mondo’. In Comune a questo proposito cosa ci rispondono? Sarà valsa la pena rinegoziare per risparmiare o corriamo il rischio di spendere di più e veder peggiorati i servizi richiamati? Vorremmo capire!
