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RIVALUTARE LA NOSTRA TERRA PER LA QUALITA’ DELLA VITA

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI

Da parecchi anni la CAPITANATA figura agli ultimissimi posti tra le province italiane nella classifica della QUALITÀ DELLA VITA che stilano il quotidiano ITALIA OGGI e l’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA DI ROMA ma anche il quotidiano IL SOLE 24 ORE. Sono classifiche giudicate attendibili per la serietà delle fonti che si limitano a mettere insieme tutta una serie di dati socio-economico-ambientali. Tra i profili che vengono analizzati troviamo affari e lavoro, ambiente, ordine pubblico e sicurezza, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, tempo libero, e più dettagliatamente anche livello di disoccupazione, verde urbano, auto in circolazione, raccolta differenziata, estorsioni e rapine in banche e uffici postali, omicidi, tentati omicidi e furti d’auto, morti e feriti negli incidenti stradali, tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni, incidenza dei migranti e reddito medio pro capite. E in questi ambiti la provincia di Foggia registra quasi le peggiori performance nazionali nelle due distinte classifiche. Nel numero scorso della nostra GAZZETTA abbiamo pubblicato i piani di rivalutazione sociale messi a punto dall’Amministrazione provinciale guidata dal Presidente NICOLA GATTA e dal Comune capoluogo guidato dal Sindaco FRANCO LANDELLA, sforzo iniziato con un tavolo autorevole composto anche da tutti i parlamentari europei, nazionali e regionali conterranei. Ma è in itinere pure un coinvolgimento di tutte le 61 Amministrazioni Comunali, nei limiti delle singole competenze, per aumentare in ogni modo possibile la qualità della vita delle municipalità, al fine, tutti insieme, di pervenire ad un miglioramento complessivo e ad una effettiva rivalutazione sociale di tutta la provincia dauna. Deve essere una crociata comune per migliorare ogni aspetto della vita dei singoli Comuni e, nel complesso, della Capitanata tutta, più che per scalare classifiche deficitarie per aumentare effettivamente la qualità della vita di una terra che ha bellezze naturali inarrivabili ma che ha bisogno di alzare l’asticella della qualità territoriale delle sue popolazioni. E’ in ballo, in pratica, il giudizio storico sul presente e, ancora di più, sul futuro di una delle più grandi province italiane.

 

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