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Roseto Valfortore celebra 200 anni dell’arrivo della Madonna del Carmine: Pellegrinaggio da Papa Francesco nel Giubileo Mariano

Città del Vaticano, questa mattina – Un evento di grande valore storico e religioso ha segnato la giornata odierna, quando i pellegrini di Roseto Valfortore hanno incontrato Papa Francesco, portando con se la venerata statua della Madonna del Carmine. Questo pellegrinaggio segna i 200 anni dall’arrivo della statua nel piccolo borgo pugliese, un momento chiave nella storia della comunità locale.
La statua della Madonna del Carmine, simbolo di protezione e guida spirituale, è giunta a Roseto Valfortore esattamente due secoli fa, nel 1825, dando inizio a una tradizione devozionale che ha attraversato generazioni. Il pellegrinaggio verso Roma, culminato nell’udienza con il Santo Padre questa mattina, rappresenta la celebrazione di questo importante anniversario.
Un cammino di fede lungo 200 anni La comunità di Roseto Valfortore ha un legame profondo con la Madonna del Carmine, la cui statua è stata accolta nel paese 200 anni fa, segnando l’inizio di una devozione mariana che ha permeato la vita religiosa del borgo. Da allora, la Madonna è diventata un simbolo di speranza e di protezione, a cui i fedeli si rivolgono in cerca di conforto spirituale.
In occasione di questo anniversario, la statua della Madonna del Carmine è stata portata in pellegrinaggio fino a Roma, come segno di ringraziamento e rinnovamento della fede. Il viaggio, carico di significati simbolici, è culminato oggi nell’incontro con Papa Francesco, che ha accolto con affetto i pellegrini e la loro amata statua.
L’incontro con Papa Francesco Nella suggestiva cornice di Piazza San Pietro, i pellegrini di Roseto Valfortore hanno potuto presentare al Papa la statua della Madonna del Carmine, un momento di grande emozione e spiritualità. Papa Francesco, durante l’udienza, ha sottolineato l’importanza della devozione popolare alla Madonna e il valore della fede tramandata di generazione in generazione.
“Maria è il rifugio sicuro e la guida che ci accompagna nel nostro cammino di fede”, ha dichiarato il Santo Padre, rivolgendosi ai pellegrini. La benedizione della statua e della comunità ha rappresentato un momento speciale, in cui il Papa ha incoraggiato i fedeli a continuare a mantenere viva la loro devozione.
Giubileo Mariano e devozione
Il pellegrinaggio coincide anche con il Giubileo Mariano, un anno speciale di preghiera e riflessione dedicato alla Vergine Maria. La celebrazione del 200º anniversario dell’arrivo della statua della Madonna del Carmine assume un significato ancora più profondo in questo contesto, legando la storia locale di Roseto Valfortore alla tradizione mariana universale.
 
Per la comunità rosetana, il Giubileo Mariano rappresenta un’opportunità per riflettere su due secoli di devozione, ringraziando la Madonna per la protezione e le grazie ricevute. L’arrivo della statua, duecento anni fa, segnò un momento di rinascita spirituale per il paese, e oggi, attraverso questo pellegrinaggio, i fedeli rinnovano il loro impegno nella fede.
Roseto Valfortore abbraccia il Papa L’incontro con Papa Francesco di questa mattina è stato per Roseto Valfortore un momento di grande commozione. La benedizione ricevuta dal Pontefice rappresenta un segno di riconoscimento per la profonda fede della comunità. Al termine dell’udienza, i pellegrini hanno fatto ritorno a Roseto Valfortore, portando con se non solo la statua della Madonna del Carmine, ma anche il ricordo indelebile di una giornata storica.
La celebrazione dei 200 anni dell’arrivo della Madonna del Carmine a Roseto Valfortore, culminata con il pellegrinaggio e l’incontro con Papa Francesco, resterà scolpita nella memoria collettiva della comunità. Questo evento non solo celebra due secoli di fede e tradizione, ma rafforza il legame spirituale con la Chiesa universale e con la figura della Vergine Maria, madre e protettrice di tutti i fedeli.

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