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Saldi invernali in Puglia dal 4 gennaio al 28 febbraio, Adiconsum: attenzione alle truffe

BARI – “Partono il 4 gennaio 2025 i saldi in Puglia ma attenzione alle regole e alle modalità commerciali
previste dalla legge”. Così Emilio Di Conza Presidente dell’Adiconsum Puglia (Associazione in difesa dei
consumatori della CISL) riguardo l’avvio degli acquisti legati al consueto periodo degli sconti.
Secondo alcune stime sarà una stagione all’insegna del risparmio per via dei rincari energetici, del prolungato
periodo di offerte legate al Black Friday dello scorso mese di novembre e dagli acquisti natalizi. Per cui la
spesa media a famiglia stimata non supererà 150 euro pro capite e 250 euro a famiglia.
“Circa 2/3 delle famiglie utilizzerà il periodo dei saldi per acquisti rimandati e di capi più costosi. Ma 1/3 non
li utilizzerà per motivi economici (indigenti) o perché preoccupati dei costi invernali della propria abitazione
per il rincaro delle utenze di luce e gas”. Così Emilio Di Conza, dell’Adiconsum Puglia (Associazione in difesa
dei consumatori della Cisl), alla vigilia della stagione dei saldi nel tacco d’Italia.
“Dei cittadini che utilizzeranno i saldi per gli acquisti, il 36% sono preoccupati dei ‘falsi saldi’ e chiedono un
maggior controllo degli organi preposti – osserva Di Conza – inoltre il 60% dei cittadini giovani (18 – 35
anni) si fida solo dei negozi di determinati marchi e di merce conosciuta per qualità e prezzo”.
“Come di consueto saranno saldi molto apprezzati, ma evitare di acquistare prodotti non indispensabili,
contraffatti, scadenti e potenzialmente pericolosi per la propria salute e sicurezza – sottolinea Emilio Di Conza
– ma soprattutto attenersi a poche, indispensabili, regole: la verifica dei prezzi almeno una settimana prima
dell’inizio ufficiale dei saldi; attenzione ai saldi con percentuali troppo elevate; diffidare degli importi scritti
col pennarello senza indicazione del prezzo originale; se il negoziante non permette di provare i capi,
acquistare solo se sicuro della scelta. La possibilità di provare i capi, infatti, è a discrezione del commerciante
e il consumatore non ha alcun diritto in merito; in caso di acquisto per un regalo, prendere accordi col
commerciante. Egli ha infatti l’obbligo di cambiare la merce solo nel caso sia difettosa. Il cambio per altri
motivi è a discrezione del venditore”.
L’Adiconsum ribadisce che se il negoziante non vuole cambiare il capo difettoso o se non vuole acconsentire
all’uso di bancomat o carta di credito, asserendo che in periodo di saldi non è tenuto ad accettarli, segnalare
il comportamento alla Polizia Municipale e alla sede territoriale Adiconsum più vicina.
Bari, 3 gennaio 2024

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