I carabinieri della Stazione di San Paolo di Civitate, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Palumbo Mario, classe ’83, e Palumbo Alessandro, classe ’89, fratelli originari del napoletano.
I provvedimenti venivano emessi dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, su proposta della Procura della Repubblica, sulla scorta dei numerosi elementi probatori raccolti dai militari dell’Arma relativamente ad una tentata rapina avvenuta nel febbraio scorso nella cittadina dell’alto tavoliere.
In particolare, nella sera dello scorso 24 febbraio, due individui travisati con passamontagna e armati di cacciavite, assalivano alle spalle un commerciante di San Paolo mentre quest’ultimo stava riponendo delle buste nel bagagliaio della sua autovettura. In quella circostanza, alla reazione della vittima, era seguita una breve ma pericolosa colluttazione durante la quale i due rapinatori cercavano di colpire la vittima con un cacciavite, senza tuttavia procurargli ferite particolarmente gravi. I due soggetti avevano allora desistito dal loro intento dileguandosi per le vie cittadine.
Appena appresa la notizia i carabinieri iniziavano un’ attenta e minuziosa attività investigativa volta all’identificazione degli autori del reato. Le indagini si concentravano sulla visione dei filmati catturati da alcune telecamere private poste nelle immediate vicinanze del luogo, grazie alle quali i Carabinieri riuscivano a ricostruire quanto accaduto. In particolare le immagini immortalavano i due giovani mentre, a volto scoperto, transitavano davanti all’esercizio commerciale della vittima pochi minuti prima di compiere il tentativo di rapina. Dalla comparazione di queste immagini con quelle successive della loro fuga, si riusciva quindi a risalire alla loro identità.
Nella mattina di ieri Palumbo Mario veniva localizzato a San Paolo di Civitate e il Palumbo Alessandro a Marigliano (NA). Dopo la cattura sono stati entrambi condotti presso il carcere di foggia. Dovranno rispondere dei reati di tentata rapina in concorso, lesioni personali e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
