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SAN SEVERO-Affaire rifiuti, servizio a pieno regime già nel pomeriggio. Decisivo il tavolo prefettizio

Svolta positiva dal tavolo prefettizio riunito, oggi, a Foggia tra le parti sociali e i soggetti portatori di interesse pubblico, istituzionale e aziendale, organici del comparto d’Igiene ambientale sanseverese. Incontro risolutivo rispetto ai conflitti scoppiati in materia di tutela della salute pubblica e dei lavoratori, nel solco dell’applicazione della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81; ex 626). Disagi legati ai requisiti minimi che avrebbero dovuto possedere mezzi di trasporto e dispositivi di protezione individuale per permettere ad oltre cento operatori di lavorare in sicurezza ed efficienza. Problematiche, più in generale, oggetto da tempo di accesi dialoghi tra sindacati, amministrazione comunale ed azienda, sfociati infine nell’astensione dei lavoratori Sieco dal servizio. Attività di raccolta e trasporto dei rifiuti proseguita a regime minimo, dal 15 novembre, e ripresa con regolarità, questo pomeriggio, attraverso l’impiego di mezzi utilizzabili medio – grandi. Da quanto si è appreso, nella tarda serata di ieri, il cantiere è stato rifornito di divise e dispositivi di protezione. Per il piano di risanamento del parco mezzi discusso in Prefettura, invece, si penserebbe alla sostituzione degli equipaggi più obsoleti destinabili a rottamazione, con dei nuovi e in maggiore numero da prendere a noleggio, e spesa eventualmente a carico dell’Amministrazione. Tuttavia, restano ancora diversi nodi da sciogliere nei prossimi incontri tra le parti, inclusa la grana sindacale sulle contestazioni disciplinari che l’azienda Sieco ha inviato ai lavoratori. Per il segretario generale territoriale dell’Ugl Foggia, Gabriele Taranto, “il caso è riuscito a sollecitare il coinvolgimento anche della segreteria nazionale di settore, attraverso la diretta partecipazione al tavolo del Segretario nazionale Roberto Favoccia. Il numero crescente di lavoratori – continua Taranto – che ha sentito fortissimo il bisogno di fare squadra e diventare parte attiva nel processo di sensibilizzazione avviato dai Responsabili della sicurezza dei lavoratori (Rls), penalmente responsabili in materia, ha dato vita al controllo civico all’interno della stessa azienda. Un processo di crescita decisionale profondo che non si è costruito in pochi giorni, ma attraverso approcci di consultazione, confronto e dialogo. Un segnale positivo, un esempio – puntualizza il sindacalista -. Così andrebbe visto nel quadro di rilancio della gestione dei servizi base da offrire ai cittadini, quando – prosegue – il rifiuto non è solo risorsa, ma si trasforma in opportunità all’interno di un sistema organico capace di guardare all’ambiente, alla sostenibilità economica dei servizi eco sistemici, al sociale”.
(A cura di Ines Macchiarola – inesmacchiarola1977@gmail.com) Per @StatoQuotidiano

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