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San Severo: 1921-2021: IL CENTENARIO DI CASIGLIO

Il 2021 poteva e doveva essere l’ANNO CASIGLIANO per ricordare il CENTENARIO (28 maggio 1921–2021) della sua nascita.  Un anno che una San Severo meno distratta avrebbe dovuto dedicare alla memoria dell’uomo, dell’educatore, dello scrittore che ha “cantato” la bellezza della Capitanata attraverso le storie individuali e collettive del suo popolo portandole alla ribalta della Letteratura Nazionale. Proporre alle nuove generazioni la figura e il modello culturale di un intellettuale come il prof. CASIGLIO, potrebbe innescare un circolo virtuoso nel tessuto di una città che ha smarrito il valore della convivenza civile, della propria identità, del proprio decoro. Lo diciamo senza polemica ma una comunità che non è attenta alla propria memoria, che non conserva le proprie radici, produce dei “mostri” che portano dritto verso una comunità senza volto, senza un’anima, che vive in una terra “di mezzo”. Una sfida che molti insegnanti hanno accettato sino al punto che le scuole del nostro territorio vanno alla riscoperta della storia locale, della storia patria, per trasmettere ai giovani la conoscenza e il rispetto dei beni culturali e dei Sanseveresi illustri. Si spera di combattere, così, il gravissimo fenomeno di “ESTRANIAMENTO” di tanti adolescenti, la dispersione scolastica, il bullismo vandalico, suscitando in essi il senso di APPARTENENZA ad una comunità. Le Istituzioni politiche cittadine per CASIGLIO potevano e dovevano dare vita concretamente ad un ciclo di conferenze con gli alunni dell’ultimo anno delle scuole superiori, potevano pensare all’istituzione di borse di studio, ad un investimento di risorse per la ristampa del romanzo “ACQUA E SALE” che vinse il <<PREMIO NAPOLI>>, al coinvolgimento dell’Università di Foggia, ad una solenne commemorazione a Palazzo Celestini in un Consiglio Comunale aperto alle associazioni culturali. Di recente era stato preso un impegno dalle istituzioni cittadine di proporre alle scuole superiori una borsa di studio per ricordare il Costituente LUIGI ALLEGATO in nome del quale è appena sorta una Fondazione ma è cominciato il nuovo anno scolastico e non appare nulla all’orizzonte. Il prof. CASIGLIO fece pronunciare a DONATO MARZOTTA, personaggio centrale di “Acqua e sale”, questa amara constatazione: “Per me è cambiato quel che doveva restare, è rimasto quel che doveva cambiare” – << CIÒ CHE DOVEVA ESSERE CONSERVATO LO ABBIAMO PERDUTO, CIÒ CHE DOVEVAMO PERDERE LO ABBIAMO CONSERVATO >>. Ma possiamo allontanare questo sentimento di rassegnazione citando lo stesso CASIGLIO quando non si arrende alle ragioni di un modello negativo – anche se vincente – quando afferma testualmente che…<< NON È VERO CHE LO SCONFITTO HA SENZ’ALTRO TORTO E IL VINCITORE AUTOMATICAMENTE RAGIONE…>>. Caro Preside CASIGLIO, chi ha avuto la fortuna di conoscerla, chi ha condiviso la sua passione per questa terra, per la sua storia, per le sue tradizioni politiche e culturali, sente quanto sia importante far conoscere la sua figura alle giovani generazioni.

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