San Severo: AZIONI DA INTRAPRENDERE PER LO SVILUPPO AGRICOLO DEL TAVOLIERE’

Nel contesto colmo di fascino di una cantina del 700 tanti interventi qualificati hanno arricchito la manifestazione del PD animata da tanti relatori fortemente motivati allo sviluppo agricolo della Capitanata e accolti in una sala piena di agricoltori e appassionati al tema agricolo. La serata è stata moderata da Michele de Lilla, componente della segreteria cittadina.
Le conclusioni -dopo un ampio approfondimento tematico- sono state affidate al vice Presidente della regione Puglia Raffaele Piemontese, che ha analiticamente messo a fuoco i punti nodali delle questioni affrontate:
La crisi Idrica – I cambiamenti climatici -con i connessi processi di desertificazione- che incombono sul nostro territorio hanno messo in risalto da alcuni anni il tema dell’emergenza idrica e la necessità di dare soluzioni appropriate. È necessario realizzare quanto prima una condotta di circa 10 chilometri per collegare la diga del Liscione, in Molise, con il potabilizzatore di Finocchito in provincia di Foggia. Questa opera farebbe recuperare tra i 40 e 60 milioni di metri cubi d’acqua. In proposito occorre superare gli ostacoli burocratici e le divergenze tra le regioni Molise e Puglia, portando il problema all’attenzione del governo centrale del Paese, in quanto l’acqua è un bene comune di rilevanza nazionale. Altri interventi strutturali -sempre in ambito idrico- richiedono tempi più lunghi di realizzazione e vanno tenuti presenti nell’agenda politica regionale dei prossimi anni.
La Sicurezza rurale – Per la sicurezza del Territorio occorre soprattutto impedire che il Reparto Prevenzione e Crimine venga smantellato a San Severo, sarebbe un passo indietro sulla sicurezza e la legalità di cui soffrirebbero anche le aziende agricole. La piaga dei furti e delle richieste di tangenti va sempre monitorata e fronteggiata per non assistere impotenti alla chiusura di aziende già in difficoltà per stare sul mercato e che non possono accollarsi ulteriori spese di assicurazione, di vigilanza e di sistemi di sicurezza per salvaguardare la propria attività.
Infrastrutture – Vanno sistemate le strade rurali e vanno agevolate quelle opere pubbliche che possono facilitare gli insediamenti delle imprese agricole per la produzione e per la trasformazione dei prodotti. Non possiamo più assistere al fatto che buona parte della produzione agricola venga trasformata e commercializzata fuori dal nostro territorio.
Promozione – Occorre far conoscere di più e meglio i nostri prodotti di eccellenza con promozioni che mettano in rete più territori, con le relative istituzioni (es. i Comuni dell’’Alto Tavoliere) in modo da rendere più incisiva e capillare la conoscenza dei nostri prodotti nei mercati nazionali ed esteri. Ma è anche necessario dare continuità ad iniziative che mirano a dare centralità al mondo agricolo e a tutti gli operatori della filiera agro-alimentare. Filiere che partendo dal settore primario, passano attraverso l’industria, l’artigianato fino a giungere a commercio e servizi. Perché solo con strategie e politiche di sviluppo condivise possiamo rilanciare in modo maturo l’economia della provincia di Foggia.
Coinvolgimento dei giovani – Il coinvolgimento dei giovani è fondamentale per evitare che le giovani nostre campagne si spopolino sempre più, pertanto bisogna creare le condizioni motivazionali per farli restare. Dobbiamo abbandonare i personalismi e l’individualismo e cercare di creare dei consorzi dei nostri prodotti che possano fronteggiare il mercato nazionale ed estero.
Chiudiamo il breve resoconto con le parole profetiche che Carlo Petrini lancia inascoltato da decenni:
Oggi la popolazione contadina è il 3% e molti hanno più di 60 anni. Bisogna invertire la tendenza, i nuovi contadini devono diventare i nuovi presidi del territorio. Giovani che non vogliono fare la vita grama dei padri, ma che sono consapevoli che la perdita dell’agricoltura è una perdita di coesione sociale in quanto rappresenta la prima espressione di civiltà nella storia umana;
Dovere primario della politica è porre l’agricoltura al centro, darsi da fare perché sia una opzione praticabile e promuovere con tutti i mezzi il ritorno alla terra di molti giovani, garantendo una retribuzione adeguata a un lavoro fondamentale che è manutenzione del territorio, prevenzione, salvaguardia della memoria collettiva e cura della bellezza del paesaggio. Non è solo questione di leggi, ma di filosofia, dobbiamo dare ai giovani la prospettiva di un progetto di vita.
La Segreteria cittadina del PD
