San Severo: CHE PAESE E’ QUESTO SE I PARCHI SONO DISCARICHE?

Nella nostra città i cantieri si moltiplicano, si ricostruiscono le scuole, si allunga il circuito delle piste ciclabili, i vecchi palazzi tornano a nuova vita. Da anni sono in corso lavori per l’apertura della Biblioteca Giuridica di largo Sanità finanziata con soldi pubblici ma concessa in comodato alla Fondazione “Felice Chirò. Sono state aperte le porte dei “bagni pubblici” di piazza Allegato; le aiuole di corso Gramsci (ex mercato) accolgono nuove alberature (il leccio – pianta rustica e più resistente, in sostituzione delle palme distrutte dal punteruolo rosso e dall’incuria).
Ci sarebbero quindi tutti i presupposti per dire che San Severo dimostra di pensare in grande, che si stia aprendo un nuovo capitolo di sviluppo, pieno di speranze per il futuro della nostra città; ma un dubbio sorge spontaneo visto che in 11 anni la città ha perso 5.564 abitanti. Da una popolazione di 54.906 del 9 ottobre 2011 a 49.342 del 31 agosto 2022, sono quindi aumentati di molto i flussi migratori e si affaccia la sensazione comune che il declino economico, sociale e morale sia senza fine.
A questo punto, non possiamo sottrarci per scoprire cosa si celi sotto questo surplus di iper-attività (sviluppo urbanistico ed economico). Notiamo uno sfrenato interesse di tanti volponi che “girano” attorno alle opere pubbliche per avidità di denaro contribuendo a distruggere enormi capitali pubblici senza che il cittadino possa ottenere reali benefici dalla realizzazione di queste opere, si fa fatica ad accostare questi interventi agli interessi pubblici.
All’apice della classifica si piazza il progetto: “RIGENERIAMO IL MOSAICO – Strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile”. Sulla tabella spicca il timbro del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, accompagnato dai loghi di: Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, Comune di San Severo. Una pensata in grande insomma! Il tabellone è in bella mostra alla fine di via Traiano, dove inizia il Parco Alessandrini. Si tratta di un posto appartato, lontano dagli sguardi indiscreti. L’oggetto i “LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE di PARCO ALESSANDRINI”, per un importo di progetto di € 650.000.
Una squadra, formata da ben 7 tecnici tra architetti e ingegneri, scelta per curare in ogni dettaglio il Parco lasciato per oltre tre decenni in abbandono. Nella parte sottostante del tabellone si legge: Inizio lavori: 16/06/2021; Fine lavori prevista: 12/12/2021. Quindi i lavori, che dovevano durare circa sei mesi, ad oggi risultano mai iniziati. Intanto il Parco Alessandrini si presenta come un grande deposito di rifiuti speciali, sul terreno ci sono enormi cumuli di catrame misto a sottofondi di scavo, materiali provenienti da demolizione e scarti vari come documentato dalle foto dei cittadini. Il lavoro in effetti lo si sta svolgendo nel vicino Mercato Rionale che fa angolo tra via Alessandrini e via Guido Rossa. Un mercato che non è stato mai utilizzato se non per pochi periodi, e poi chiuso da tanti anni. Questa situazione ha offerto lo spunto all’attuale Amministrazione Comunale per cambiare la destinazione e farne la “ OFFICINA DI QUARTIERE” – Lavori di inclusione sociale degli abitanti del quartiere “Luisa Fantasia” , come si legge nella tabella sul muro esterno del mercato. Questi altri lavori sono stati finanziati dal Comune per un importo di progetto di € 471.200. Per essi è stato previsto l’inizio Lavori il 04/10/2021 e Fine Lavori 01/04/2022. Della realizzazione si occuperà un ’altra squadra di sette tecnici tra ingegneri, architetti e un geologo. Da tutto questo emerge un quadro pieno di contraddizioni. Intanto c’è un dettaglio che dice molte cose: le date di fine lavori impresse sui cartelloni non sono state rispettate. Come se la committenza di entrambe le opere fosse esente dal rispetto delle leggi. Ma non può passare inosservato il deturpamento ambientale, da qui l’esigenza di individuare la responsabilità tra il gruppo di tecnici, al quale era stato affidato invece l’incarico dei Lavori di Riqualificazione del Parco Alessandrini e l’Amministrazione Comunale. Un fatto gravissimo che si configura reato (Art. 734 C.P.). L’altra osservazione, non meno importante, è questa: quali opere devono essere realizzate con un importo complessivo finanziato di € 1.121.000, dal momento che il parco è già fornito di alberi e l’esistente Mercato Rionale cambierà solo destinazione e diventerà ’Officina di quartiere”?
Infine, di fronte all’ex mercato c’è una recinzione con lavori in corso dei quali non si conosce la natura: una pessima abitudine nella nostra realtà, non rendere pubbliche le opere da realizzare, chi le esegue, le progetta ecc, così come più volte segnalato per piazza IV Novembre, via Morigerato e recentemente per piazza Incoronazione, solo per citare alcuni casi; omissioni da codice penale.
Ma “stranamente” l’opposizione non si occupa di queste cose.
San Severo, 10 marzo 2023
Europa Verde San Severo
