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SAN SEVERO: Considerazioni di Sderlenga sulla proposta legata all’aumento di oltre il 30% della TARES

La TA.R.E.S. (Tassa Rifiuti E Servizi) è un tributo legato alla gestione dei rifiuti introdotta nel cosiddetto “Decreto Salva Italia”, in sostituzione della Tariffa d’Igiene Ambientale (TIA) e Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (TARSU).

Ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento

 

rifiuti.

Su ciò che sembra ancora apparire una tassa poco conosciuta, queste le considerazioni del Consigliere comunale (API-Centro Democratico), Francesco Sderlenga:

<< Quando accaduto nel Consiglio comunale dello scorso 5 novembre, sui punti all’Ordine del Giorno, riguardanti la TARES ed il relativo Regolamento, non è accettabile e deve far riflettere soprattutto gli amministratori della maggioranza che sta “governando”, forse ancora per poco, San Severo relativa alla proposta indecente legata all’aumento di oltre il 30% della TARES sulla base di opachi costi gonfiati e senza alcun beneficio per i cittadini. Il proverbiale “non sapere”, parola d’ordine, del Sindaco Savino, anche su quest’argomento, evidenzia la confusione generale che regna a Palazzo Celestini.

Ovvia la ragione – continua Sderlenga – per la quale si è chiesto ed ottenuto il rinvio di queste delibere per svolgere una responsabile riflessione sul tema e prevedere una differenziazione dell’applicazione della TARES per favorire persone bisognose ed i cittadini che maggiormente si impegnano “nel fare” una corretta raccolta differenziata. Quando accaduto, però, dovrebbe far riflettere non solo chi è tenuto a risponde ai cittadini, ma anche chi opera nella tecnostruttura a cui compete la stessa, se non maggiore, responsabilità.

Il “lavarsi le mani”, il “non sapere” o peggio il “si è sempre fatto così” non sono altro che aggravanti, perché: ignorantia legis non excusat.

Il decreto “Salva Italia” (D.L. n. 201 del 6.12.2011) ha introdotto la TARES ed è necessario capire:

come si calcola; chi sono i soggetti incisi dal tributo; quali sono le scadenze e se si assisterà ad un incremento dell’imposizione derivante dai rifiuti oppure a qualche agevolazioni in più.

Fonti tecniche indicano un aumento di 30 centesimi (massimo 40 cent.) al metro quadro. In sostanza, il corrispettivo per i futuri “servizi indivisibili” e la quota attuale, porterà un incremento stimato di circa il 14% per una famiglia di 3 componenti, ma in caso d’adozione dell’aliquota massima può arrivare anche al 19%.

Dato il trend socio-economico negativo – evidenzia Sderlenga – (chi, pur avendo la casa da tempo, oggi magari: non ha più il lavoro; lo ha perso; non riesce a pagare le rate del muto; anziani che si sostengono solo con la pensione minima; famiglie fortemente disagiate; portatori di handicap; ecc.) sarebbe opportuno e necessario ragionare nei termini: meglio che tutti paghino il giusto anziché niente.

La mia proposta, mira a colpire gli evasori fiscali ed i furbi, a far pagare ciò che spetta per norma a chi “deve” e far pagare una tariffa “sociale”, alle categorie menzionate. Il legislatore lo ha detto chiaramente che nel merito vale l’Ente comunale (punto 15 e 19 del D.L. n.201)

I criteri possono essere valutati in base all’ISEE (e fasce di reddito), ad esempio, od altro che può essere condiviso. Ho stimato che le entrare avranno un indicatore in crescita e non in perdita, oltre a dimostrare in concreto che si va verso una politica per “il sociale”, che c’è un interessamento verso chi già è gravato da oneri e che si ragiona in termini non egoistici ma protesi al “bene comune”.

Per capire come si effettuerà il calcolo della nuova tariffa TARES dovremmo avere due componenti:

1. Il regolamento ministeriale indica le modalità di calcolo della superficie catastale (come già compare nelle visure e come già avviene nei Comuni italiani. A San Severo si continua a disattendere la norma) per il calcolo della TARES e di cui la parte rilevante sarà l’80% (Decreto Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n.138, con tutto ciò che ne deriva).

2. Inoltre il Regolarmente Comunale annuale disciplina le eventuali maggiorazioni ed esenzioni del tributo in quanto ciascun comune avrà la possibilità di aumentare di 0,30 euro la tariffa (fino a 0,40 euro max) in ragione della tipologia dell’immobile (esempio, abitazioni di lusso) e della zona censuaria ove è situato l’area, l’immobile o l’unità locale.

Al Signor Sindaco ed a chi cura le finanze del Comune di San Severo – conclude Sderlenga – suggerirei lo studio della biografia di Marco Cocceio Nerva, passato alla storia come l’imperatore più virtuoso e sapiente che la “caput mundi”, Roma, abbia mai conosciuto. Qualità, queste, evidenziate nella giusta misura da uno storico del calibro di Tacito che, per nulla incline ai salamelecchi (a differenza di

“centurioni” ed “ancelle” che bazzicano Palazzo Celestini), giunse a definire il periodo del principato di Nerva: “Quello della pubblica felicità”.

In effetti a costui, che divenne imperatore a 64 anni, sono stati sufficienti 16 MESI e mezzo (quelli durante i quali ha retto le sorti dell’Impero), per compiere un autentico miracolo: invertire una pericolosa tendenza all’impoverimento economico; porre fine alle ingiustizie sociali ed amministrative; arginare lo spopolamento del territorio.

Invece, a San Severo, “caput expendĕre”, con gli sperperi ed aumenti in bilancio dei costi della politica (+ 40.500 euro), del personale di supporto (+ 20%), delle spese telefoniche (+ 9%), dell’igiene urbana (+ 6%), idem per bollette elettriche e per il riscaldamento, il buon imperatore Savino ed i suoi pretoriani, passeranno alla storia cittadina per il “tacito” periodo, dopo 4 ANNI e mezzo, della “Pubblica infelicità”.

Il popolo, aspetta trepidante il valente generale Massimo Decimo Meridio e le sue legioni (del famoso film “Il Gladiatore”), per riportare il buon governo a San Severo, mandare al confino i “pubblicani”, e proclamare il nuovo saggio imperatore >>.


San Severo lì, 14 novembre 2013


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