San Severo: Costituito l’Ufficio Casa per rispondere all’emergenza abitativa della città

L’Assessore alle Politiche Sociali, Simona Venditti fa il punto sulla situazione riguardante l’assegnazione di nove alloggi popolari di proprietà dell’Arca Capitanata.
“L’Amministrazione Comunale – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Simona Venditti – ha provveduto al primo fondamentale passaggio per far fronte all’emergenza abitativa: ovvero la ricostituzione dell’Ufficio Casa, recuperando le professionalità e le esperienze disperse trasferendolo definitivamente all’Area II Servizi Sociali e alla Persona, in modo da rendere le risposte a tale emergenza coerenti con i reali bisogni della popolazione sanseverese”. Il prossimo passo sarà quindi quello di avviare le procedure per un avviso pubblico per la costituzione di un elenco di assegnatari corrispondenti alle attuali situazioni di disagio, visto che l’ultima graduatoria risale ad un bando del 2005.
“Inoltre, proprio al fine di rimarcare la distanza di questa amministrazione dai metodi assistenzialisti a cui l’utenza dei servizi sociali è stata tristemente abituata in passato – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali, Simona Venditti -, l’Amministrazione Comunale ha inteso affrontare il tema dell’emergenza abitativa prima di tutto sotto una duplice prospettiva: il primo connesso all’approvazione dell’accordo relativo ai contratti di locazione a canone concordato (delibera di C.C. n.1 del 19.01.2016), consentendo ad un numero di famiglie indefinito di accedere a canoni di locazione inferiori rispetto al mercato; dall’altro si è proceduto alla costituzione dell’Agenzia dell’affitto casa, ex lg. R.P. 22\2014, volta a favorire il reperimento di alloggi da concedere in locazione a canoni concordati, ovvero attraverso la rinegoziazione delle locazioni esistenti per consentire alle parti, con il supporto delle organizzazioni di rappresentanza dei proprietari e degli inquilini, la stipula di un nuovo contratto a canone inferiore. Ebbene, solo se queste misure partono simultaneamente l’Amministrazione può sperare di compiere un’operazione di giustizia sociale, incontrando la necessità abitativa di tutti e non solo di pochi nuclei famigliari. Ribadiamo che chi guarda ai nove immobili come la risoluzione all’emergenza abitativa tenta solo di affrontare il tema in modo superficiale”.
