SAN SEVERO E ALTO TAVOLIERE: L’ULTIMA RELAZIONE “DIA” SUI GRUPPI CRIMINALI
L’EDITORIALE DI DESIO CRISTALLI
Conviene, per curiosità popolare, dare uno sguardo da vicino all’ultima relazione della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) competente per territorio sulla presenza di evidenti fenomeni mafiosi nell’Alto Tavoliere. Emergono chiare in questa relazione molteplicità di formazioni criminali alcune delle quali a SAN SEVERO, senza alcuna ombra di dubbio. In questo territorio si registrano gruppi legati a filo doppio con la batteria foggiana, con diramazioni attive anche nei Comuni circonvicini. Tale ‘consorteria criminale’ commerciava senza ritegno ((e magari commercia ancora!)) nel traffico delle armi e, manco a dirlo, nel traffico degli stupefacenti, nella consumazione delle rapine e delle estorsioni, tenendo vivi i contatti con il malaffare che impera in Calabria e in Campania, con proiezioni certe verso l’Abruzzo ed il Molise. Dopo un attento esame di tali fenomeni dell’Alto Tavoliere si può asserire con certezza che aumentano le similitudini perlopiù col tradizionale modello camorristico. Almeno un gruppo malaffaristico sanseverese – secondo quest’ultima relazione DIA – ha un legame storico con la cosiddetta SOCIETA’. Ci si trova di fronte ad una batteria criminale che dispone di una grande solidità economica per un inserimento massiccio nel traffico degli stupefacenti su scala nazionale e persino internazionale, senza farsi mancare una massiccia presenza nei reati di usura, carrettate di estorsioni, furti d’ogni tipo e ricettazioni in quantità industriale di autoveicoli. Nel corso del 2023 – ricorda anche la relazione DIA in esame – i Carabinieri della COMPAGNIA DI SAN SEVERO, nell’ambito dell’operazione ‘Brother’, hanno eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di traffico e detenzione illecita di notevoli quantità di hashish, marijuana e cocaina. Tale gruppo imperversava nel centro storico di San Severo dove riforniva tanti acquirenti provenienti di continuo dall’hinterland foggiano. Negli stessi mesi del 2023, la Polizia di Stato della QUESTURA DI FOGGIA ha dato esecuzione a misure cautelari a carico di almeno una decina di soggetti, accusati a vario titolo del reato di detenzione e porto illegale di armi da fuoco aggravato dal metodo mafioso. Pochi mesi fa, nel corso dei blitz delle Forze dell’Ordine in questa zona, nella disponibilità di uno degli arrestati è stato trovato un vero e proprio arsenale di armi e munizioni, tra cui una mitragliatrice con doppio caricatore e di silenziatore, due pistole di grosso calibro con matricola abrasa e pistole semiautomatiche con matricola punzonata munita di caricatori e silenziatori. La vasta indagine ha preso lo spunto da due omicidi compiuti nell’estate 2021, che hanno provocato forti fibrillazioni in seno a due gruppi criminali operanti in un epicentro provinciale di traffici illeciti e roccaforte di distinti gruppi criminali, di vecchia e nuova formazione. Ancora pochi mesi fa, inoltre, la Polizia di Stato della QUESTURA DI FOGGIA e la Guardia di FINANZA DEL GRUPPO DI SAN SEVERO hanno dato esecuzione al decreto di confisca nei confronti di un esponente di vertice di un clan locale. Il provvedimento – divenuto irrevocabile a seguito della sentenza di rigetto della Corte di Cassazione del 2023 e del successivo provvedimento della Corte d’Appello di Bari – ha riguardato beni immobili e mobili per un valore di poco meno di MEZZO MILIONE DI EURO.