ComunicatiPrima pagina

SAN SEVERO E’ OPPRESSA DAL TRAFFICO VEICOLARE

ORA! LEGALE.

Al posto del sindaco di San Severo, chiuderei al traffico veicolare tutta la città.

A piedi o in bicicletta, è possibile percorrerla agevolmente e non si è mai sentito di qualcuno che sia morto per aver camminato.

Anzi.

Ovviamente con questa affermazione voglio fare soltanto della semplice retorica.

La verità è che a San Severo va modificato il nostro modo di fare e di vivere il rapporto con le istituzioni.

Si sente dire che per smaltire il flusso delle automobili, si dovrebbero mantenere delle vie di fuga, come via Tiberio Solis oppure la strada centrale che porta a piazza Carmine.

Neanche fossimo una città come Milano.

Delirio puro.

L’uso esagerato dell’automobile, oltre a rendere l’aria irrespirabile, danneggia il manto stradale, comportando ulteriori costi a carico della comunità.

Sarebbe opportuno entrare nell’ottica di una mobilità alternativa all’automobile,nella auspicabile prospettiva del rifacimento del basolato del centro storico, così da renderlo una sorta di centro commerciale a cielo aperto.

Per quanto riguarda le attività commerciali è opinione comune che in una zona pedonale lo shopping è più agevole, perché l’aria è più salubre e c’è meno pericolo di essere investiti dalle auto.

Magari predisponendo un piano dei parcheggi adeguato che consenta di attrarre nuovamente i forestieri. D’altronde San Severo è sempre stata la città dei negozi e deve ritornare ad esserlo.

E poi occorre ricordare che operano i mezzi pubblici urbani (nella maggior parte dei casi, circolano semi vuoti) che raggiungono tutti i punti della città e consentono agli anziani ed a coloro che hanno difficoltà a deambulare, di circolare e di occuparsi delle proprie commissioni.

Basta con la deprecabile pratica del giro in città “a zonzo” senza una meta, o in attesa di trovare un parcheggio in prossimità del negozio di riferimento.

D’altronde non abbiamo vissuto, durante il Lockdown dello scorso anno, per due mesi senza utilizzare l’auto se non per gli spostamenti essenziali?

Bisogna dunque avere la volontà di cambiare, in tutti gli ambiti ed avere il coraggio di affrontare le problematiche.

Altrimenti la città muore.

E la dimostrazione è che sempre più giovani si trasferiscono altrove.

LUIGI CENTUORI

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio