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SAN SEVERO E’ UNA TERRA DI OPEROSITA’ ED ALTRUISMO…CHE PAGA PRESENZE NEGATIVE!

di PIETRO PAOLO MASCIONE

In molti pensano che sia un problema del passato ed ora debellato. Altri filosofi la annusano come cultura alternativa, altri come ausilio ad una temporanea distrazione. Ma quando è lo Stato che sottovaluta questo cancro sociale, c’è da mettersi in guardia per il futuro dei propri figli. Sbaglia chi punta il dito su dinamiche che appartengono solo al sud, dai traffici dalla Colombia e dal Messico con la Calabria e dalla Spagna alla Campania, passando per la tratta balcanica con la Puglia per l’eroina. Proprio quest’ultima, la brown sugar, per dirla alla Stones, famosa tra le insenature garganiche, non è affatto inflazionata, anzi, registra, negli ultimi anni, netti aumenti di consumi tra i più giovani che la assumono fumandola senza più imbrattarsi la pelle. Dalle agenzie deputate alla lotta a tali sostanze, molte volte, sempre, strizzo l’occhio al giornalismo, quello anche del ragazzo tatuato in bici di ‘Striscia’ che spesso, tra un diretto ed un gancio, mette allo scoperto le dinamiche delle piazze di spaccio. Il buon osservatore, molte volte, può carpire tante svilenti sfumature sociali nei suoi servizi. I suoi pedali tra i fortini della droga, per me, rappresentano antimafia sociale, una sorta di riacquisizione di quel territorio che è andato perduto da parte dello Stato. Qualcuno a SAN SEVERO, in provincia di FOGGIA, dove BRUMOTTI ha riportato diversi giorni di prognosi, si è sentito offeso della sua presenza, altri la ignorano, altri alzano cori rap inneggianti alla malavita. Ho conosciuto San Severo da piccolino per vicende non molto piacevoli familiari e, di conseguenza, scendevo dall’auto sempre prevenuto tra quelle basole. Oltre al suo elegante centro storico, la meraviglia che ancora porto dentro dei sanseveresi è la loro OPEROSITÀ ed il loro ALTRUISMO. Persone sempre disponibili verso il prossimo anche quando le condizioni non permettono, oltre a figure professionali di spicco conosciute in tutta Italia. I suoi palazzi che narrano di sfarzi passati. Forse avrò conosciuto le poche persone valorose ma francamente non penso. Oggi sentire parlare in tutta Italia di San Severo come una CITTÀ TERRA DEL NARCOTRAFFICO, per colpa di pochi, sinceramente non mi va. Mi sembra di essere tornato a Scampia quando “qualcuno” colava tonnellate di fango su tutta una città, su tutte le teste di persone dei quartieri popolari che si alzavano alle quattro di mattina per andare a pulire gli androni del Vomero per 10 euro. Non riesco a stare zitto di fronte alla menzogna anche se è lei ad essere più forte della verità nel breve periodo. Oggi penso che il territorio di Foggia debba riscattarsi dall’idea capitale di essere succursale di GOMORRA. Attento a prossime e nefaste prospettive, che prossimamente vi dirò, la società civile non deve tacere, tantomeno essere corresponsabile di questa stretta al collo su tutto un territorio abitato maggiormente da persone per bene. #iononvogliogomorra# #iostoconbrumotti#

PIETRO PAOLO MASCIONE Vice Pres. Associazione per la Legalità <<Ultimi>>

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