
Siamo a San Severo ospiti della scuola “Gotan” diretta dal maestro Alessandro Parascandolo che ci accoglie in un ambiente suggestivo, dove da subito ci parla del suo amore per il tango trasmesso dal grande Juan Carlos Copes.
Maestro, quale significato racchiude il nome della sua scuola?
<<Gotan è uno slang argentino ripreso anche da un gruppo famoso i Gotan Project e altro non è che tango scritto, se vogliamo, al contrario e questa formula mi è sempre piaciuta. Quella dei Gotan Project è una musica diversa, si tratta di tango Nuevo, tango elettronico, perché la sonorità è completamente diversa dal tango tradizionale ma è quella che mi ha spinto a ballare il tango>>
Come è nata l’idea di aprire una scuola di tango argentino a San Severo?
<<La scelta è stata per amore perché sono qui per la mia compagna Sabrina, dalla quale ho avuto un bellissimo bambino. Io sono partenopeo e giravo tantissimo per l’Italia e poi insieme abbiamo pensato di creare questa scuola di tango argentino senza pensarci troppo>>
Ci può parlare della sua formazione e della sua esperienza?
<<Si, la mia esperienza passa attraverso quella del maestro dei maestri di tango argentino Jaun Carlos Copes, che purtroppo ci ha lasciato pochi anni fa. Io ho avuto la fortuna di partecipare al suo ultimo spettacolo al teatro Arcimboldi di Milano dove il maestro ha ballato sul palco con la figlia e dove io con l’altro mio maestro Miguel Angel Zotto abbiamo partecipato a questo grandissimo evento. Io ho avuto la fortuna di conoscere i più grandi ballerini dei quali conosco anche le storie di vita, gli aneddoti del tango, i momenti più bui del tango come lo era in Argentina il periodo del proibizionismo, quando non si poteva ballare per strada, ai tempi di Evita Peron. Poi dagli anni ottanta in poi il tango si è evoluto grazie anche al mio maestro e alla sua compagnia “Tanto Argentino” e hanno ballato a Broadway per il presidente Roland Reagan e Madonna. Grazie a lui il tango è stato esportato in tutto il mondo ed è proprio in uno di questi suoi spettacoli in Italia che l’ho conosciuto e ne sono rimasto folgorato. Infine dobbiamo dire che c’è una grande differenza tra il tango ballato in scena e il tango di sala ed proprio questo che io voglio insegnare e far capire>>
Si parla del tango come di un ballo che può avere ricadute positive su chi la pratica in termini di autostima e socialità. Cosa ci può dire al riguardo?
<<Anche per quanto mi riguarda è stato così all’epoca in un peiorodo un po’ difficile della mia vita e il tango mi ha dato una possibilità immediata di conoscere le persone, perché essendoci questo contatto immediato con la persona, rompi una barriera fatta di schemi, che ti fa capire tantissime cose e l’idea di ballare con persone che non conoscevo assolutamente ha migliorato la mia autostima e la fiducia in me stesso e la capacità acquisita di una guida sicura nel tango mi faceva ballare con tutte>>
Come si svolgono le sue lezioni e quali sono le peculiarità del suo insegnamento?
<<La prima cosa che mi chiedono gli allievi è quella di imparare velocemente le figure per diventare subito bravi. Io cerco di trasmettere invece quello che c’è dietro, il rispetto verso la persona con la quale balli, il rispetto per la sala che ha le sue regole, fare poche cose ma fatte bene. È come se la figura in sé venisse in secondo piano, c’è tutto un lavoro che si fa prima, quindi il rispetto verso gli altri e la persona che hai di fronte e avere tanta pazienza e calma. Il tango è come un piatto gustoso fatto con tanto amore, con tanta preparazione, e non lo puoi mangiare in un boccone solo ma va assaporato e gustato>>.
Che cosa si sente di dire a chi si accosta per la prima volta al tango argentino?
<<Si ha la possibilità di entrare in un mondo meraviglioso fatta di gente meravigliosa, dove si ha la possibilità di imparare un linguaggio del corpo sia singolarmente sia in coppia. La coppia con il tango può scoprire nuove sensazioni ed emozioni, come anche il single può scoprire le stesse cose con altre persone e confrontarsi con loro attraverso l’abbraccio, perché di questo si stratta nel tango, per cui si crea una sorta di campana di vetro, un’ampolla, dove si è in due e il resto non conta e dove in quei tre minuti di ballo ci può essere un atto di amore, come dice il mio maestro>>
Maestro, sono previsti eventi organizzati dalla scuola Gotan in occasione delle festività natalizie?
<<Facciamo il 20 dicembre al Foyer del teatro Verdi di San Severo una dimostrazione con la mia compagna Sabrina, una lezione gratuita aperta a tutti, durante la quale spiegheremo appunto cosa vuol dire ballare il tango, coinvolgendo anche altri maestri del territorio, e inoltre avremo modo di presentare il festival che ci proponiamo di organizzare per la fine dell’anno prossimo (7-11 dicembre 2023) con tutti i miei amici tangheri, con orchestre, con gente da tutta Italia per fare una grandissima festa del tango proprio qui a San Severo. Poi c’è l’altro appuntamento del 28 dicembre qui presso la scuola Gotan, in via Guglielmo Marconi 23, una cena con tango-show dove la gente può venire a cenare e gustarsi lo spettacolo con un duo dal vivo, per cui anche chi non balla può ascoltare musica di tango dal vivo e conoscere il nostro locale e capire cosa facciamo qui e poi per chi vuole ballare, alla fine della cena, si può scatenare nella magia del tango>>
