Riceviamo e pubblichiamo:
Salve a tutti, mi chiamo Chiara, ho 16 anni e sono una studentessa del “prestigioso” liceo classico Matteo Tondi. Ecco, pongo tra virgolette(“”) l’aggettivo prestigioso, poiché vorrei fare un appunto per quanto riguarda il liceo e la città. Giorni fa, sono stati commessi atti vandalici nel mio istituto: sono stati rotti banchi e finestre, l’edificio é stato interamente allagato, sono stati aperti gli estintori provocando la fuoriuscita di polveri cancerogene, é stato messo del silicone nelle serratura che ha comportato lo “scardinamento” delle stesse (attraverso attrezzi) da parte di alcuni membri del personale ATA, i distributori di mernedine, sono stati completamente scassinati e derubati di soldi in moneta..insomma..una struttura completamente distrutta. Tutto ciò, ha portato alla sospensione delle lezioni, facendoci perdere molte ore; dopo qualche giorno la presid decide di riprendere sì le lezioni, ma di pomeriggio , rovinando del tutto i progetti scolastici e non, sia dei docenti sia degli alunni.. Date le ripetute e vane sollecitazioni al signor sindaco Francesco Miglio, mi rivolgo a voi con un grido d’aiuto per richiere all’avvocato di :”DIFENDERE LA NOSTRA CITTÀ E LE NOSTRE SCUOLE.” Capisco che le faccende che riguardano le superiori di secondo grado siano di competenza della provincia, ma é pur vero che la scuola intesa come struttura, si trovi nel comune di San Severo e che comunque il sig. Sindaco, in quanto tale, debba almeno dare un po’ di spazio a questo accaduto. Si fa tanto per combattere la criminalità e la microcriminalità e ora si rimane con le mani in mano? Non abbiamo anche noi il diritto di avere giustizia? Io sinceramente resto ogni giorno più delusa dalla superficialità con la quale si affrontano fatti e accaduti di ogni genere e sono decisamente stanca di continuare a vivere in una società dove regnano, oltre alla superficialità, tanta ignoranza, moralismo e soprattutto ipocrisia. Pertanto, confido in voi per la richiesta di intervento da parte del sindaco, e aspetto che queste mie parole vengano pubblicate almeno per far sapere alla gente cosa é accaduto.
Chiara.
