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San Severo: i disturbi psichiatrici e la spettacolarizzazione – lettera alla Gazzetta

Lettera alla Gazzetta in merito alla registrazione e pubblicazione video di cittadini che vivono momenti di difficoltà e sofferenza:

Salve redazione, mi preme scrivere una sorta di lettera aperta alle cittadine ed ai cittadini di questa città, mentre sul web si sta diffondendo il video di un uomo, nudo ed in stato confusionale, ma totalmente innocuo, che camminava fissando il vuoto stamane, nelle vie del centro. Ebbene, ancora una volta, il popolo dell’internet dall’alto senso morale, ha perso la chance di mostrare umanità nella vita reale. Anche una realtà come San Severo, che pur essendo piccola, non è affatto coesa e solidale. La crudeltà si espleta molto semplicemente nel gesto di filmare la vita di un essere sofferente, senza nemmeno porsi l’interrogativo di come la si possa migliorare. Eppure non ci vorrebbero particolari slanci, ma la fame di contenuti spinge al voyeurismo del dolore. Com’è succulento poter assistere ad un momento del genere, catturarlo per prima. Un perverso piacere di cui non capirò mai il senso. Invito chiunque abbia filmato questo materiale, a farsi un importante esame di coscienza, ed estendo l’invito anche a chi ha ripubblicato il video sulle varie piattaforme social, allegando un simpatico commento a base di temi gravi, keywords a caso: 104, pazzia, TSO, manicomi…riportando il discorso su psichiatria e società indietro di 45 anni.
Concludo con una poesia della Merini( a suo tempo vittima del sistema psichiatrico italiano), che risuoni nelle vostre orecchie come le campane delle Chiese che vi affollate a riempire: “Il vero inferno è fuori, qui a contatto degli altri, che ti giudicano, ti criticano e non ti amano”.
M.

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