SAN SEVERO: i quarant’anni della pasticceria Morelli, un punto di riferimento per la città..

La Pasticceria “Morelli” di Morelli Francesco e del figlio Giuseppe, varca la soglia dei quarant’anni tra la dolcezza e la tradizione che tutti ormai conoscono,attraverso un viaggio fatto di sacrifici, successi, amore e soddisfazioni, come ci racconta il fondatore Francesco Morelli, che tra gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorsomuove i primi passi nella Pasticceria “F.lli Di Fazio” su Corso Garibaldi dove ora è presente la Farmacia Carafa.
Inizia dapprima come apprendista, con tutta la voglia e la vitalità di apprendere il mestiere dai fratelli Luigi e Filippo, cercando di carpirne tutti i segreti.
Di quegli anni Francesco ricorda le confettate per imatrimoni al Teatro Verdi, in quello che adesso è il foyer, il primo gelato artigianale nei coni da 10 e 20 lire,in un contesto dominato dalla lavorazione dei dolci tutta artigianale, del pezzo duro (spumone di gelato), delle zuppettine (dolce tipico di San Severo), fino alle torte artigianali.
Con la morte dei F.lli Di Fazio, la pasticceria venne affidata al nipote Gianni Tonti e Francesco diventò Capo Pasticcere a tutti gli effetti. Nel 1983 la scelta di mettersi in proprio e di aprire e gestire una pasticceria tutta sua, così venne inaugurata la prima pasticceria in via S. Giovanni Bosco, che ancora molti ricordano.
Nel 1990 il trasferimento presso la nuova sede in via J.Strauss, alle spalle degli uffici dei Servizi Sociali, anche qui distinguendosi per la cordialità e la disponibilità in tutto il quartiere, fino ad arrivare a questo traguardo dei 40 anni, che la famiglia Morelli festeggerà il prossimo 14 maggio.
Ma Francesco non è solo, ad aiutarlo da oltre vent’anni c’è suo figlio Giuseppe, entrato a bottega già dall’età di 15 anni, dopo gli stuti all’Istituto Professionale di Termoli, e che sembra proprio deciso a seguire le orme del padre.
A quanti continuano a credere in questa attività, Francesco e Giuseppe consegnano in caloroso «Grazie!», soprattutto per la fiducia e l’affetto riservato negli anni.
«Un ringraziamento in particolare va alla mia famiglia – aggiunge Francesco – perché con il loro supporto, amore e sacrificio siamo arrivati a questi risultati. L’augurio che faccio è che insieme a mio figlio Giuseppe riesca acontinuare a seguire questa tradizione dolciaria, con impegno e umiltà, per raggiungere ulteriori traguardi e uscire con forza da questi ultimi anni che sono stati particolarmente difficili.»
