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San Severo: III GIORNATA MONDIALE DEI POVERI – 17 NOVEMBRE 2019

il prossimo 17 novembre, domenica che precede la solennità di Gesù Cristo Re
dell’universo, celebreremo, come ormai da tradizione, la III Giornata Mondiale dei Poveri, voluta
da Papa Francesco.
Il tema del Messaggio del Santo Padre consegnato per questa Giornata (in allegato) è tratto
da un’espressione del salmo 9,19: «La speranza dei poveri non sarà mai delusa».
Papa Francesco nella prima parte del suo messaggio prende spunto dal contesto sociale in
cui è stato scritto il Salmo per evidenziarne “una incredibile attualità” con i nostri tempi. Anche
oggi la povertà è frutto dell’arroganza di pochi privilegiati che opprimono e danno la caccia ai
poveri. Assistiamo, poi, nei nostri giorni con una certa preoccupazione ad una colpevolizzazione
dei poveri (“spesso trattati con retorica e sopportati con fastidio” dice il Papa) e di chi cerca di
aiutarli. Un’illusione pericolosa si sta diffondendo anche tra non pochi cristiani: che la chiusura,
lo stare serrati, la contrapposizione all’altro siano una soluzione o “la” soluzione.
La paura e la povertà, se non ascoltate, se non interpretate e raccolte, creano diffidenza,
isolamento, disillusione, frattura. Questo dovrebbe essere il compito della politica e anche della
Chiesa, delle nostre parrocchie: rompere l’isolamento, ascoltare il grido, raccontare il dolore, la
fatica di vivere, e darle senso.
Oggi a questo compito spesso veniamo meno: viene meno la politica, che usa il disagio e
non se ne fa carico; viene meno la Chiesa, quando riduce la fede ad una devozione individuale,
che non investe tutta la vita.
Nella seconda parte del messaggio il Papa si sofferma sull’impegno concreto che i cristiani –
e con loro gli uomini e donne di buona volontà che hanno a cuore il riscatto dei poveri – sono
chiamati ad esprimere “nella vita ordinaria di ogni giorno”.
Siamo chiamati noi a “dare speranza ai poveri” ricordandoci che “la promozione sociale dei
poveri non è un impegno esterno all’annuncio del Vangelo”. Anzi, proprio nell’esercizio di questa
responsabilità si gioca “la credibilità del nostro annuncio e della testimonianza dei cristiani”.

Questa Giornata mondiale ci viene a ricordare che la speranza si comunica con un impegno
continuo nel tempo a favore dei poveri e non solo con iniziative sporadiche di assistenza pur
lodevoli e necessarie.
Il Papa ci esorta a cercare nei poveri ciò di cui hanno veramente bisogno: di Dio, del suo
amore, delle nostre mani, del nostro affetto, della nostra presenza.
Ma anche ciò di cui abbiamo bisogno noi. Il logo di questa giornata, dove i due personaggi
che sono sulla soglia di una porta hanno entrambi la mano tesa senza far capire chi è il povero o,
meglio, facendoci comprendere che tutti e due esprimono un bisogno, tutti e due sono poveri, ci
viene a ricordare la forza salvifica dei poveri. I poveri ci salvano perché ci spingono
continuamente alla conversione.
Bellissima l’espressione di don Primo Mazzolari citata nel messaggio: «Il povero è una
protesta continua contro le nostre ingiustizie; il povero è una polveriera. Se le dai fuoco, il
mondo salta».
Nei giorni scorsi Papa Francesco, durante la preghiera mariana dell’Angelus, ha ringraziato
la nostra Diocesi per un’iniziativa concreta volta a dare visibilità e dignità a persone invisibili.
Accanto all’emozione suscitata dalle parole del Papa, mi hanno colpito molto in questi giorni
anche tante reazioni contrarie, di non pochi che si dicono cattolici e vanno a messa. Credo che
l’impegno di una Chiesa a favore dei poveri possa e deve andare avanti, oltre ogni resistenza,
perché è meglio una Chiesa coraggiosa e profetica, anche se assediata e incompresa, che una
Chiesa afona e irrilevante. L’incomprensione, poi, è il marchio che certifica quanto le nostre
azioni profumano di Vangelo. Non dimentichiamoci mai di essere discepoli di Uno che è stato
definito “segno di contraddizione”.
Ecco, dunque, alcune modalità concrete per vivere questa giornata e prepararsi ad essa.
In particolare si suggerisce:
 di promuovere nella settimana precedente momenti di incontro e amicizia, di
solidarietà e aiuto concreto;
 di rivolgere un invito ai poveri all’Eucaristia domenicale, magari coinvolgendoli
nell’animazione liturgica (servizio all’altare, leggere le letture, portare i doni
all’altare);
 organizzare un pranzo o una cena CON e non semplicemente PER i poveri della
comunità (oltre a chi è in povertà economica, è bello ricordarsi anche delle famiglie
in difficoltà, quelle colpite da recenti lutti, gli anziani soli, …);
 le famiglie potrebbero invitare una o più persone segnalate dalla Caritas
parrocchiale o dal parroco. Un’azione che si potrebbe ripetere periodicamente
durante l’anno.
 valorizzare il messaggio del Papa nella catechesi settimanale;
Queste sono solo delle iniziative possibili. Sono certo che le vostre comunità sapranno
esercitare quella «fantasia della carità» spesso sollecitata dal Santo Padre.
Infine, in allegato, uno schema per adorazione eucaristica e alcuni suggerimenti per
l’animazione della liturgia domenicale.

Fraterni saluti!
San Severo, 9 novembre 2019

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