San Severo: il campo largo in città non tira.

Il centrodestra è in attesa di un’indicazione dall’alto che secondo alcuni potrebbe illuminare il passato piuttosto che il futuro.
Il campo largo in città non tira, il centrodestra è in attesa di un’indicazione dall’alto che secondo alcuni potrebbe illuminare il passato piuttosto che il futuro. I civici sempre più a caccia di delusi e scontenti, i Damonianicontinuano a sostenere Angelo Masucci, mentre Simona Venditti sembra il nome del candidato sindaco che potrebbe proporre il Partito Democratico in caso il nome dell’avvocato sostenuto da Luigi e Francesco Damone non fosse accettato da tutta la coalizione di centrosinistra. Intanto salgono le quotazioni di Francesco Sderlenga che da vero e proprio outsider potrebbe rappresentare la sintesi tra forze civiche, quelle moderate e i gruppo liberali che guardano con attenzione al sociale. Il campo largo in città, a sentire gli iscritti al movimento sembra sempre più un vecchio treno che lentamente si allontana dalla città muovendosi lungo un binario morto. Oramai, tra le pagine social, è diventato virale il post che dice: “Campo largo? Meglio il campo giusto”. Evidentemente le voci che arrivano in città da Foggia sulle difficoltà di trovare una quadra sui nomi dell’esecutivo all’interno del “Campo largo” stanno spingendo sempre più gli iscritti al movimento a muoversi con attenzione nella scelta delle alleanze. Nei giorni scorsi è stato l’europarlamentare pentastellatoMario Furore, uno dei fautori del campo largo foggiano, ad annunciare che una alleanza con il PD non è ben gradita nei gruppi locali dei comuni chiamati al voto nei territori di Capitanata e che il laboratorio sperimentale potrebbe avere presto fine in caso di problemi con gli alleati nel Comune di Foggia. Raffreddate in tal senso anche le piccole aggregazioni civiche che temono che uno schieramento così ampio possa lasciare a bocca asciutta le proprie liste come accaduto nel Capoluogo con ben quattro liste che nonostante abbiano raggiunto oltre mille preferenze non hanno eletto nessun rappresentante. In questo scenario di ricerca di un posto al sole per i prossimi anni da parte dei partiti e candidati, sono i movimenti civici a tentare di coinvolgere i cittadini puntando sui temi e provando a disegnare il futuro della città partendo dal basso. Una sfida ardua che mira a coinvolgere attivamente l’elettorato che sempre più spesso boicotta le urne elettorali. Infatti, il 15 dicembre prossimo il movimento civico “Alternativacivica” incontrerà alle 18.30 presso la sala convegni dei Cappuccini, iscritti e simpatizzanti per immaginare e programmare “La città che vorrei”. Nel centrodestra intento proseguono gli incontri ufficiali e ufficiosi ma la sostanza non cambia: l’intesa sul nome del candidato sindaco del centrodestra è ancora un miraggio e lo scontro è aperto aspettando anche che si esprimano i congressi provinciali e i tavoli di confronto dei big regionali e nazionali. I nomi sul tavolo sono sempre gli stessi: Rosa Caposiena e Anna Paola Giuliani, mentre FdI starebbe puntando su Luciana de Lallo. Tuttavia da alcuni giorni a questi si aggiungerebbe la consigliera Lydia Colangelo che ha definitivamente abbandonato il suo vecchio gruppo: Città Civile rappresentato da Nazario Tricarico. A diffonderne notizia sui social è stato lo stesso Tricarico secondo cui la “sua” consigliera avrebbe ceduto alle lusinghe di alcuni che la vorrebbero candidata sindaco. Intanto, lo spettacolo della politica continua: i candidati, come attori, recitano il loro ruolo, ma spetta ai cittadini applaudire la performance migliore.
