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San Severo: IL FANTASMA DELLA MARCHESA

di MICHELE MONACO
Nelle notti della primavera sanseverese, allo scoccare della mezzanotte scandita dai rintocchi dell’orologio-torretta di Palazzo Celestini, è possibile che nei pressi del Monumento ai Caduti per la Patria si possa intravedere l’ectoplasma di donna CONCETTA MASSELLI-Marchesa di Grumo. Si aggira con discrezione tra le aiuole e osserva attentamente la CASA DI RIPOSO, l’istituto che ella volle regalare alla sua amata San Severo nel 1902. L’inaugurazione di quel maestoso edificio a 2 piani avvenne esattamente l’8 settembre del 1902. La Marchesa non è sola, si fa accompagnare da alcune suore (vedi foto) e pur essendo restìa a farsi avvicinare non si sottrae alla curiosità di alcuni ‘coraggiosi’ concittadini che Le chiedono il motivo di queste sue recenti apparizioni. Allora, con voce bassa e dolente, scuotendo leggermente la testa, non nasconde tutta la sua preoccupazione per le sorti di quella Casa che una volta si chiamava ASILO DEGLI INABILI AL LAVORO e che ora si chiama CASA DI RIPOSO. “Sono addolorata per quello che sta accadendo nel mio edificio – bisbiglia la Marchesa – da molti mesi a questa parte. Ma come è possibile che non abbiano ancora recepito la richiesta della nomina di un COMMISSARIO STRAORDINARIO per la gestione amministrativa dell’Istituto. Non capisco il silenzio e l’inerzia degli organi Regionali e Comunali. Eppure è stato richiesto un fattivo, concreto ed urgente intervento del Sindaco e del Governatore affinchè si provveda ad un formale procedimento che porti alla nomina di una persona competente ed integerrima in modo da permettere che tutte le attività possano riprendere a funzionare. So della sofferenza di tante lavoratrici e lavoratori che aspettano di sapere quale futuro avranno, ci sono fornitori, ditte e cooperative che attendono di essere pagate. La mia preoccupazione più grande è per la sorte dei 47 ricoverati nell’Istituto. Non vorrei che questa situazione portasse alla disistima di una Istituzione che è stata per oltre un secolo un simbolo di identità e orgoglio di questa Città. Per questo spero che le sollecitazioni del Presidente uscente don GIOVANNI MARSILIO e del Direttore Amministrativo dr. FELICE SCARLATO, prezioso collaboratore dell’indimenticato e storico Presidente mons. MICHELE FARULLI per oltre trent’anni, vengano subito prese in considerazione da chi di dovere. Insomma occorre che sia nominato subito un Commissario Straordinario perché bisogna sbloccare il Bilancio di Previsione dell’Esercizio 2016 ed il Conto Consuntivo dell’Esercizio 2015. Insomma si rendono conto che vi sono mutui da definire, debiti da onorare, vertenze giudiziarie e pignoramenti in atto? Questo Istituto non riceve contributi regionali e comunali da tanti anni e rischia di cadere in una spirale senza fine”. La Marchesa, a questo punto, non ha voluto più continuare. Ma ha promesso che si farà ancora vedere e…SENTIRE.

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