San Severo: IL FILO DI ARIANNA e il labirinto della violenza

“1998, due lauree in pedagogia ancora fresche d’inchiostro e alle spalle una lunga e nutrita esperienza educativa a livello personale, professionale e di volontariato. Un’altra laurea in Scienze dell’educazione in dirittura di arrivo. Ma soprattutto la grande voglia di sperimentare nuove strade, nuove cose. Poi quello che contava veramente: un’amicizia che permetteva di legare in un progetto unico passato, presente, futuro. Così ci siamo messi in moto, con le speranze ed i sogni forse più chiari delle idee. Anche per questo l’avevamo chiamata “Il Filo di Arianna”, per sperimentare percorsi tra vecchio e nuovo, per districarsi nei labirinti dell’educazione.”
Nelle date del 31 ottobre e 4 novembre 2024, presso l’ITES A. FRACCACRETA, la Cooperativa Il Filo di Arianna, operante nella provincia di Foggia, ha incontrato le classi 2° A AFM e 2°G AFM al fine di sensibilizzare gli studenti sulla tematica di abusi e maltrattamenti di genere a netto dell’escalation di violenza cui la città di San Severo ha assistito nell’ultimo periodo, il cui vertice è stato il brutale omicidio della signora Celeste Palmieri. Il percorso di educazione alla cultura della non violenza rientra nel progetto di “educazione alla salute” che ha come referente la prof.ssa Titti Capodaglio ed è stato condotto in maniera egregia dalle dottoresse Barbara Patetta e Anna Maria Silvestre. Pensando al nome stesso di questa Associazione torna alla mente il mito greco: Minosse, il Minotauro, Arianna, custode della soluzione all’enigma del labirinto, sedotta e soggiogata dallo scaltro Teseo. Essa risulta infatti essere il simbolo della donna manipolata e sfruttata dall’uomo per poi essere tradita ed abbandonata. Il labirinto ed il mostro in esso contenuto altri non sono che un’immagine forte dell’intricata trappola di violenze di cui fin troppo spesso sono vittime le donne.
La cooperativa si propone di essere proprio quel filo che può condurre le malcapitate fuori dal dedalo di tali abusi. Nel primo incontro la dott.ssa Barbara Patetta ha appassionato le classi con la sua testimonianza spiegando la funzione essenziale dell’associazione ossia dare asilo, protezione o anche semplicemente supporto alle donne vittime di violenza. In merito a questo tema è stato spiegato agli alunni che quest’ultima può essere esercitata in vari modi e con diverse entità: dal controllo forzato, alle violazioni verbali, psicologiche, economiche e infine fisiche. L’incontro è continuato fornendo ai presenti alcuni semplici strumenti per riconoscere questi vari tipi di violenza, allontanarsene e contrastarle.
Nel secondo intervento, che ha visto come professionista la dott.ssa Silvestre, è stata proposta un’attività pratica di gruppo: la produzione di disegni e slogan che rappresentassero la percezione degli studenti sulla violenza di genere. Molto del lavoro svolto si è incentrato sul recente fatto di cronaca che ha visto una delle assistite del centro, Celeste Palmieri, perdere la vita nel parcheggio antistante il supermercato Eurospin di San Severo, per mano di Mario Furio, suo ex marito già denunciato e allontanato per diverse aggressioni ai danni della donna, che dopo averla raggiunta le ha sparato diversi colpi di pistola. Il medesimo è poi salito nella propria auto e si è tolto la vita per mezzo della stessa arma.
Le classi partecipi e profondamente coinvolte nelle tematiche trattate, hanno reagito positivamente alle iniziative proposte ritenendo essenziale la sensibilizzazione nelle scuole ai vari tipi di molestie e manipolazioni, nonché a un’educazione sin da giovanissimi al rispetto e al consenso affinché le attuali e future “Arianna” riescano a trovare l’uscita dal labirinto. In qualità di referente del progetto, la professa Capodaglio esprime il personale ringraziamento per la sensibilità e l’attenzione che ha evidenziato il Dirigente scolastico, prof.ssa Colangelo Maria Soccorsa nei confronti della tematica affrontata. La collaborazione con le dottoresse del Filo di Arianna ha permesso agli alunni di vivere un’esperienza formativa significativa , offrendo loro, l’opportunità di riflettere, confrontarsi e approfondire la conoscenza delle strutture presenti sul territorio, impegnate nella prevenzione e nel contrasto delle diverse forme di violenza.
Le classi 2^ A AFM e 2^ G AFM dell’ITES “A. FRACCACRETA”
