San Severo: “Il Re Tuono” in scena al teatro delle Sacramentine nell’ambito della prima rassegna teatrale indipendente

Nell’ambito della prima rassegna teatrale indipendente di San Severo in corso di svolgimento presso il teatro delle Sacramentine di Bergamo a in via San Marco Evangelista si è tenuto venerdi 16 dicembre lo spettacolo “Il Re Tuono” tratto da un opera di Luigi Capuana. Una favola a cui si è liberamente ispirato il laboratorio teatrale dei ragazzi del centro diurno di salute mentale di San Severo curato e diretto da Paola Marino e dagli altri collaboratori Giancarlo Angelicchio per le musiche e i cori, Gerry Milione, Concetta Adriani, Giovanna Marcucci dell’ Adasam l’associazione di volontariato che da anni si occupa dei pazienti del centro e delle loro famiglie. Katia Centrone della cooperativa Bel Lombroso. Emanuele Leggeri Asl.
I ragazzi hanno realizzato uno spettacolo divertente ed emozionante, senza nascondere le difficoltà di mettersi in gioco davanti ad un pubblico attento che non ha fatto mancare applausi ed apprezzamenti. I ragazzi non solo hanno interpretato, ma hanno adattato scene, dialoghi e costruito lo spettacolo. I protagonisti Savino Pallotta nel ruolo di Re Tuono, Cinzia Pace Principessa senza lingua, Alessandro Leo Mago Zurrito, Luigi Perta Ministro e Contadino, Alessandra Manna Ministro, Giovanna Marcucci Ministro, Giuseppina La Piscopia Ministro, Devis Nardella Musiche e Luci,
Michele Tarantino scenografia.
Non è la prima volta, già in passato i ragazzi sempre diretti da Paola Marino hanno lavorato e messo in scena lavori interessanti. Da ultimo è stato prodotto un corto che ha partecipato ad un concorso promosso dalla Asl della Bat selezionato tra i finalisti.
Un bel traguardo per un centro diurno di un servizio pubblico tenuto in vita dall’impegno volontario della associazione Adasam.
La presidente Oriana Ripoli presentando la serata ha ringraziato i volontari e le famiglia e ha chiesto la giusta attenzione al tema della salute mentale e alla gravità della situazione peggiorata a dismisura nel periodo della pandemia.
