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SAN SEVERO IN CAMMINO – DICHIARAZIONE DI GIULIANO GIULIANI

Più volte  “San Severo in cammino” ha segnalato ad altri rappresentanti politici  l’esigenza di alimentare il dibattito nell’area culturale del centrodestra. Oggi, alla vigilia della campagna elettorale, ci troviamo a discutere di mille

 

problemi, rinviando però quello  essenziale e prioritario che riguarda la scelta degli uomini ai quali affidare il governo della città. La loro immagine ed il loro successo rappresentano il successo del leader e dei partiti. Sono davvero pochi i leader che sanno scegliere la loro squadra. Ancora un motivo per chiarire definitivamente che fra noi e chi circonda Savino giunto, grazie a Dio, alle ultime battute della sua disastrosa amministrazione , non vi può essere pace e non vi sarà nemmeno tregua. Potranno forse modificarsi  i nostri metodi di lotta contro una delle peggiori amministrazioni dal 1948 ai giorni nostri, ma le nostre denunce delle malefatte della ex  “maggioranza bulgara” capeggiata  (si fa per dire!) dall’avvocato della società civile ” prestato alla politica”, non possono ne potranno esaurirsi fino a quando non saranno stati raggiunti gli obiettivi. Ci troviamo di fronte a gente in  perfetta ed  assoluta malafede. Patteggiare con certi individui sarebbe un gesto  – a dir poco- di ingenuità. Savino tenta di riabilitarsi agli occhi della cittadinanza, scaricando su quanti lo circondano – tutti scelti da lui su pressioni esercitate da chi, non importa se in prima, seconda o terza fila, non si è mai tirato indietro di fronte alla possibilità di partecipare alla spartizione dei “beni e degli utili” – gli inesistenti risultati, anzi la paralisi  prodotta dalla sua voglia di apparire senza esserci. Lui sfortunato, buono ed onesto; gli altri, tutti gli altri, bollati attraverso comunicati  – che custodiamo gelosamente –  firmati di suo pugno, come ricattatori e disonesti prima, riabilitati a strettissimo giro di posta appena tornati sotto la sua ala protettrice. Tutta la sua  bugiarda propaganda sulla pulizia e la trasparenza degli atti prodotti dalla sua amministrazione è stata una continua e vile provocazione contro chi ha preteso  -senza riuscirci-  di discutere ed esaminare accordi  e/o provvedimenti  specialmente  in materia di igiene pubblica, centrale a turbogas, lavori pubblici, ecc. Il tempo è sempre galantuomo e si incarica di rimettere le cose a posto. A proposito di galantuomini, quelli autentici conoscono, lo abbiamo scritto e lo ripeteremo fino alla noia, la via dell’esilio, o del ritorno a casa e non quella del disonore. Che senso ha ostinarsi a non prendere atto che quel palazzo che fu dei Celestini è divenuto una discarica a cielo aperto? Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, ammonivano i nostri padri. Savino, se avesse mantenuto gli impegni assunti con l’elettorato cinque anni fa, impegni puntualmente traditi, avrebbe potuto trasformare San Severo in una città all’avanguardia in terra di Capitanata. L’ha ridotta nelle condizioni pietose in cui versa. Altri uomini, al suo posto, si sarebbero scusati con tutti i cittadini. Il Nostro, invece, non soltanto non ritiene di doversi scusare, ma insiste anche per essere ricandidato!  San Severo in cammino saprà rappresentare l’ansia di cambiamento, battendosi, ancora una volta, con i suoi uomini migliori per dare alla Città il ruolo che le spetta in terra di Capitanata e per assicurare ai sanseveresi un nuovo periodi di politica del fare.



GIULIANO GIULIANI

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