SAN SEVERO INTITOLI UNA STRADA AL SUO FIGLIO ESEMPLARE MONS. FRANCESCO MARIA VASSALLO
di DON FRANCESCO ARMENTI
Postulatore del processo di beatificazione
«Cerca dal Sacerdote, se sei Cristiano, il Vangelo e non la sapienza della parola, perché non venga resa vana la Croce di CRISTO. E se vogliamo un segno se un Sacerdote è dalla parte di CRISTO, vediamo se il Suo appello, la Sua proposta è la Croce di CRISTO o la sapienza dell’uomo, se è la potenza dello Spirito Santo o la potenza della sua oratoria». Così scriveva Mons. FRANCESCO MARIA VASSALLO, sacerdote sanseverese, Parroco in Torremaggiore alla Parrocchia- Santuario “Maria Santissima della Fontana” e fondatore del Movimento Missionario Cenacolisti. Nasceva il 23 aprile 1925 da NAZARIO e MATTIA CAPONE in una famiglia semplice e molto religiosa. Aiutato da benefattori, per le modeste condizioni economiche della famiglia, entra in Seminario e dopo gli studi e la formazione viene ordinato sacerdote nella Cattedrale di San Severo il 10 ottobre del 1948 dal Vescovo Mons. FRANCESCO ORLANDO. E’ stato Prefetto di disciplina nel Seminario Minore, Vice Parroconelle parrocchie di Maria Santissima della Libera e San Severino, professore di Religione al Liceo Classico “Tondi”, Padre Spirituale al Pontificio Seminario Regionale di Salerno e Parroco a Torremaggiore dal 1966 al 1981 dove il 26 gennaio muore, in concetto di santità, all’età di 56 anni. Il suo corpo riposa nel “Cenacolo San Giuseppe” di Torremaggiore, sede della famiglia del Cenacolo. Lo scorso 26 maggio 2018 il Vescovo di San Severo, Don GIANNI CHECCHINATO ha aperto la fase diocesana del processo di beatificazione. A 38 anni dalla morte la stima e la devozione di moltissimi sanseveresi, torremaggioresi e abitanti del circondario e molti sacerdoti sparsi per l’Italia, è in continua crescita. Il Servo di Dio è ricordato, ancora oggi, per il suo instancabile zelo apostolico, la passione per l’annuncio del Vangelo e il bene delle anime, per la sua spiritualità sacerdotale realmente vissuta, la coraggiosa testimonianza e l’amore ai poveri. Nonostante fosse esigente era ricercatissimo come direttore e consigliere spirituale. Seppe armonizzare le esigenze di nuova evangelizzazione con intuizioni pastorali che anticiparono il Concilio Vaticano II. Don VASSALLO, assieme a DonFELICE CANELLI, è un modello di vita umana e cristiana attuale e vivo. In un tempo in cui la “memoria” delle proprie radici rischia di essere offuscata CI AUGURIAMO CHE PER IL 40° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL SERVO DI DIO ANCHE LA SUA CITTÀ NATALE POSSA INTITOLARGLI UNA STRADA, COSÌ COME DA ALCUNI ANNI HA FATTO TORREMAGGIORE.